Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00886

Atto n. 3-00886

Pubblicato il 20 febbraio 2003
Seduta n. 338

PEDRINI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che lo scrivente nel corso della seconda settimana di febbraio si è visto recapitare nella propria casella postale del Senato:

un calendario per l’anno 2003 della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria stampato in quadricromia e grande formato e lodevolmente dedicato a celebrare l’Unione Europea;

un calendario della Presidenza del Consiglio dei ministri - dipartimento degli affari regionali di altrettanto grande formato e in quadricromia, anch’esso altrettanto lodevolmente dedicato all’Unione Europea;

diversi altri calendari riconducibili ad organismi statali;

infine, in data 14 febbraio 2003 un'agenda in pelle sempre della Presidenza del Consiglio dei ministri,

si chiede di sapere:

quanti e quali calendari ed agende siano stati editi per l’anno 2003 complessivamente dai Ministeri e dalle Agenzie dello Stato;

il numero di copie di calendari e di agende editi per conto di organi del Governo;

le motivazioni che hanno consigliato la Presidenza del Consiglio dei ministri, i Ministeri, le Agenzie dello Stato a distribuire gratuitamente calendari ed agende;

l’ammontare della spesa complessiva posta a carico dello Stato divisa per calendari e agende;

i destinatari, oltre ai parlamentari, dei calendari e delle agende editi per conto del Governo e degli organismi statali;

l’ammontare della spesa per la distribuzione dei calendari e delle agende editi per conto del Governo e degli organismi statali;

i motivi per i quali calendari e agende per l’anno 2003 editi per conto del Governo siano pervenuti soltanto nel corso della prima settimana di febbraio rendendoli, conseguentemente, del tutto inutili per il mese di gennaio e per la prima settimana di febbraio;

la compatibilità della spesa per calendari ed agende con i criteri di risparmio ai quali il Governo afferma di ispirarsi e che hanno motivato il cosiddetto “decreto taglia-spese” della fine dello scorso anno.