Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00873
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Atto n. 3-00873
Pubblicato il 13 febbraio 2003
Seduta n. 332
TOIA, BASTIANONI, TREU, SCALERA, D'AMICO, CAMBURSANO, MANZIONE, GIARETTA, COVIELLO, CASTELLANI, SOLIANI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
l’Istituto di Studi e Analisi Economica (ISAE), costituito nel 1999 nell'ambito del processo di riorganizzazione e unificazione dei Ministeri del tesoro e del bilancio e della programmazione economica avviato dalla legge n. 94 del 1997, è un’istituzione pubblica di ricerca che – in conformità con la disciplina istitutiva dell’Istituto di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 374 del 1998 - effettua analisi e ricerche che abbiano "il fine precipuo dell'utilità per le decisioni di politica economica e sociale del Governo, del Parlamento e delle Pubbliche Amministrazioni";
in particolare, l’Istituto svolge attività di supporto e consulenza tecnico-scientifica su richiesta del Ministero dell'economia e delle sue diverse articolazioni strutturali, "ferma restando la (loro) responsabilità istituzionale" e dunque in regime di piena indipendenza rispetto ai centri di responsabilità decisionale; secondo lo stesso spirito, l’ISAE può essere chiamato a svolgere "attività di collaborazione nelle analisi dei problemi di economia e di finanza pubblica", su richiesta della Presidenza del Consiglio dei ministri;
l’Istituto svolge inoltre incarichi per conto del Parlamento, di pubbliche amministrazioni, enti o organizzazioni pubbliche o private ed anche internazionali (quali l'Unione e la Commissione Europee, le Regioni e altri enti locali, enti regolatori) e partecipa a programmi di ricerca di Università e altre istituzioni di ricerca e a quelli inseriti e finanziati nel Programma Nazionale della Ricerca (PNR);
per la sua storia e vocazione costitutiva l’ISAE è pertanto un ente pubblico non governativo, non inserito strutturalmente nel Ministero dell'economia e quindi nell'apparato del Governo, dotato dell’autonomia scientifica riconosciuta agli enti di ricerca dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato;
in conformità con tale profilo funzionale, negli ultimi tre anni e mezzo - che hanno coinciso con la presidenza della prof. Fiorella Kostoris Padoa Schioppa, l’Istituto ha svolto la sua attività con la massima efficienza e coerenza rispetto al mandato istituzionale, raggiungendo standard di eccellenza largamente riconosciuti anche a livello degli organismi omologhi e delle istituzioni internazionali;
ciò nondimeno, in sede di scadenza del mandato il Governo ha ritenuto di non rinnovare l’incarico alla prof. Kostoris Padoa Schioppa, senza tuttavia fornire alcuna indicazione circa le valutazioni che hanno ispirato tale scelta; nel corso del Consiglio dei ministri del 7 febbraio 2003 ha dunque nominato alla presidenza dell’Istituto il prof. Alberto Majocchi, una personalità – peraltro – di indiscusso spessore accademico e scientifico,
si chiede di sapere:
quali valutazioni e considerazioni, circa l’efficienza e la funzionalità dell’Istituto ovvero circa la sua corrispondenza al mandato istituzionale, abbiano ispirato la decisione del Governo di introdurre una discontinuità nella presidenza dell’ISAE, nonostante il riconosciuto e ad oggi indiscusso livello di eccellenza espresso dall’Istituto durante la gestione uscente;
se non si ritenga che la conoscibilità e la trasparenza del processo che ha condotto a tale scelta siano tanto più indispensabili in quanto l’ISAE, per la sua struttura e vocazione istituzionale, ha un suo referente primario nel Parlamento, il quale si avvale in via ordinaria della collaborazione dell’Istituto, per l'approfondimento tecnico delle tematiche oggetto dei provvedimenti sottoposti al suo esame;
in particolare, con specifico riferimento alla sostituzione della prof. Kostoris Padoa Schioppa, se non si ritenga comunque negativa - e come tale meritevole di compensazione – l’ulteriore compressione della rappresentanza femminile ai vertici degli organismi istituzionali e degli enti di ricerca, tanto più per un Paese, quale l’Italia, che sotto questo profilo è già largamente carente rispetto ai partner comunitari e alle democrazie occidentali più mature;
in generale, cosa il Governo intenda fare per assicurare che siano pienamente rispettati, con ogni gestione, i caratteri di imparzialità ed indipendenza propri di un ente pubblico di ricerca al servizio delle Istituzioni democratiche, quale è l’ISAE;
in definitiva, se non si consideri un valore democratico da tutelare l’autonomia scientifica di un Istituto che, fino ad oggi, ha saputo trovare la più ampia espressione nell'approfondimento e nella discussione dei principali temi di politica economica nazionali e internazionali, attraverso un confronto rigoroso e indipendente con le Istituzioni, con il mondo accademico, con gli altri enti di ricerca e, in ultima istanza, con la società civile.