Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03724
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Atto n. 4-03724
Pubblicato il 28 gennaio 2003
Seduta n. 316
IOVENE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e dell'interno. -
Premesso:
che con delibera n. 13 del 10 aprile 2002 l'Amministrazione Comunale di Petrizzi (Catanzaro) acquistava, per la somma di 80.000 euro da restituire con mutuo ventennale alla Cassa Depositi e Prestiti, il Palazzo Ducale; la stessa delibera riportava "la volontà di aderire alla precitata proposta" della precedente amministrazione comunale;
che, in effetti, l'acquisto e la trasformazione del Palazzo Ducale erano nelle intenzioni della precedente Giunta ma per un vincolo che grava sulla zona in cui il Palazzo ricade non se ne fece nulla;
- che l'area in cui Palazzo Ducale ricade era ed è considerata ad alto livello di rischio idrogeologico perché situata subito a monte di una frana profonda ed attiva che impedisce qualunque intervento;
che tale situazione è stata confermata dal sopralluogo effettuato per conto del Comune dall'Ing. Macrì, la cui relazione definisce il Palazzo assolutamente inutilizzabile allo stato attuale;
che l'allora opposizione, oggi maggioranza, ne era perfettamente al corrente tanto da aver preteso la lettura della citata relazione in consiglio comunale;
che poiché ad oggi non risulta nessuna rimozione del vincolo idrogeologico, in quanto l'edificio ricade ancora in zona ad alto rischio e quindi ogni intervento è pericoloso e fuori dalle norme, appare alquanto strana l'autorizzazione in tal senso da parte del Genio Civile;
che la relazione tecnica dei lavori di consolidamento in corso del maggio 2002 riporta che "l'edificio… presenta notevoli dissesti dovuti alla fatiscenza dei solidi murari sia nelle murature portanti che negli orizzontamenti…" ed ancora le affermazioni: "Posto che le esigenze della conservazione sono in certi casi da anteporre a quelle della sicurezza, ne consegue che non è necessario adeguare i livelli di sicurezza dell'edificio monumentale a quelli minimi fissati dalla normativa per gli edifici di nuova costruzione, bensì è sufficiente che i livelli di sicurezza vengano semplicemente migliorati" ed infine "per eliminare i cedimenti differenziati subiti dalle fondazioni si è ritenuto opportuno…";
che "i cedimenti differenziati" delle fondazioni riportati nella relazione del maggio 2002 scompaiono nella successiva relazione del 31 luglio dello stesso anno, ed a stessa firma, ed addirittura si sostiene che "…c'è da considerare che le fondazioni non necessitano di alcun intervento in quanto non presentano cedimenti differenziati poiché la resistenza dei terreni alla compressione provocata dall'edificio è idonea…";
considerato:
che allo scrivente sembra alquanto strano che l'unico riferimento di natura geotecnica sia relativo ai possibili cedimenti differenziati delle fondazioni causati da carichi trasmessi dal manufatto;
che sono stati completamente trascurati tanto gli studi geologici precedenti quanto il PAI (Piano stralcio per l'assetto idrogeologico, eseguito dall'Autorità di Bacino della Regione Calabria nel 2001);
che entrambi gli studi hanno confermato la già citata frana che interessa una vasta area subito a valle del Palazzo Ducale, i cui effetti sono visibili e pertanto ben conosciuti;
che lo studio di tale frana è riportato nella relazione geologica del luglio 1998 "Studi, indagini preliminari e progetto di consolidamento del centro abitato", redatta dal geologo Antonio Pasquale per conto del Comune di Petrizzi, nella quale si evidenzia che "numerose abitazioni presentano tuttora delle lesioni legate soprattutto alle frane del settore meridionale…esse si sono verificate con meccanismi di retrogressione lungo il pendio meridionale dell'abitato, che alla fine ha coinvolto l'intero versante sino alla sommità della dorsale…";
che tali lesioni sono documentate nella Tavola 10 di documentazione fotografica allegata alla relazione dalla quale è evidente che le fratture, profonde e numerose, presenti nella mura di Palazzo Ducale sono dovute a movimenti orizzontali causati da un lento ma progressivo scivolamento gravitativo al di sotto del piano di fondazione, innescato ed aggravato da eccezionali precipitazioni meteoriche;
che a tale proposito la citata relazione geologica riporta uno studio degli eventi alluvionali che hanno interessato l'abitato di Petrizzi nel decennio 1971 – 1980, ponendo l'accento sui dissesti idrogeologici provocati dalle eccezionali precipitazioni del dicembre 1972/gennaio 1973 e dell'ottobre 1976, ai quali si aggiungono gli eventi atmosferici del 2001, e sottolineando come tali eventi possano appunto innescare la ripresa dei movimenti franosi
si chiede di sapere:
se la parte dell'abitato sulla quale ricade il Palazzo Ducale sia da considerarsi ancora ad alto rischio idrogeologico;
se i lavori di recupero e restauro del Palazzo Ducale siano compatibili con le norme di sicurezza per le zone a rischio idrogeologico;
se risponda al vero che il Genio Civile abbia rilasciato il nulla osta ai lavori di consolidamento e restauro e, in caso affermativo, in base a quali norme.