Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03628
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Atto n. 4-03628
Pubblicato il 21 gennaio 2003
Seduta n. 311
RIPAMONTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
da notizie apparse sui giornali sportivi e da dichiarazioni politiche di alcuni esponenti della maggioranza, si apprende che la legge finanziaria 2003 cancellerebbe di fatto anche il reato di appropriazione indebita aggravata, previsto dall'art. 646 del codice penale, perpetrato da moltissime agenzie di scommesse ippiche e sportive;
una quota della somma scommessa dal cittadino è di competenza dello Stato (imposta) e un'altra è di competenza del Coni (per le scommesse sportive) o dell'Unire (scommesse ippiche);
secondo precise scadenze i concessionari per le scommesse sono obbligati a versare dette somme, che nel corso di ogni anno ammonterebbero ad una ingentissima cifra, agli enti sopra indicati, pena la revoca della concessione;
da oltre un anno, la gran parte delle agenzie sparse su tutto il territorio nazionale tratterrebbe, indebitamente, dette somme, perpetrando di conseguenza il reato di appropriazione indebita aggravata;
il testo della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), nella parte relativa ai condoni fiscali permetterebbe a questi concessionari di sanare il reato corrispondendo il 20% delle somme non versate; tale legge finanziaria cancellerebbe di fatto anche il reato di appropriazione indebita aggravata, previsto dall'art. 646 del codice penale;
i concessionari delle agenzie ippiche e di scommesse sportive non avrebbero commesso, nella specie, alcuna evasione fiscale, ma avrebbero indebitamente trattenuto le somme incassate per conto terzi,
si chiede di sapere:
se, in base a quanto esposto in premessa, non si ritenga che si stia dimostrando concreto il paventato rischio di un'amnistia camuffata da condono fiscale;
quali interventi urgenti si intenda adottare per annullare la mostruosità giuridica creatasi a favore delle agenzie ippiche e di scommesse sportive in merito alle indebite appropriazioni di somme ingenti di spettanza dello Stato, del Coni e dell'Unire.