Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05213

Atto n. 4-05213

Pubblicato il 18 maggio 2011
Seduta n. 554

SPEZIALI , AMATO - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -

Premesso che l'assemblea dei soci della Cassa di Risparmio di San Miniato ha eletto il 29 aprile 2011 il nuovo presidente e il consiglio di amministrazione deliberando, al tempo stesso, le indennità degli amministratori;

rilevato che, pur trattandosi di una società per azioni bancaria, e quindi dotata di piena autonomia, la fondazione Cassa di risparmio, che possiede la maggioranza delle azioni della SpA e che congiuntamente a Cattolica assicurazioni esprime il patto di sindacato, ha deciso di non rinnovare né il presidente uscente né sette degli otto consiglieri di sua espressione benché nel triennio che si è concluso con l'assemblea del 29 aprile siano stati realizzati importanti risultati, con il ritorno in attivo del bilancio, e con l'attuazione del piano di risanamento indicato dall'organo di vigilanza (che tre anni fa aveva rilevato con un'ispezione una situazione finanziaria preoccupante) e del piano industriale concordato con lo stesso socio di maggioranza;

considerato, inoltre, che l'elezione a nuovo presidente della banca del presidente della fondazione, che era stato rieletto a detto incarico sette mesi fa, ha dato luogo ad una sovrapposizione fra fondazione e banca che, per le modalità con la quale si è realizzata e per l'assenza di motivazioni, appare non garantire pienamente l'autonomia della società rispetto alla proprietà;

considerato, infine, che:

agli azionisti non sarebbe stata data alcuna spiegazione riguardo al passaggio di consegne e il rinnovo del consiglio d'amministrazione né sarebbero state illustrate le prospettive che si intendono dare alla banca;

sarebbe mancata, quindi, un'informativa adeguata e trasparente ai soci;

l'indennità del neopresidente della Banca sarebbe stata portata da 120.000 a 250.000 euro, mentre quelle del vice presidente e dei consiglieri avrebbero subìto un leggere incremento, nonostante il parere non favorevole dei rappresentanti sindacali che ne fanno parte,

gli interroganti chiedono di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di tali procedure e quali siano gli intendimenti al riguardo per gli aspetti di propria competenza.