Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02148
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Atto n. 3-02148
Pubblicato il 17 maggio 2011, nella seduta n. 552
AMATO , PERDUCA - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
a quanto risulta all'interrogante, in base a notizie apparse sulla stampa, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze avrebbe recentemente indirizzato ai competenti uffici del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca una lettera avente per oggetto la situazione economico-finanziaria dell'Università di Siena, nella quale vengono manifestate preoccupazioni circa l'efficacia della strategia di risanamento dell'Ateneo;
la lettera prenderebbe infatti in esame i dati relativi al conto consuntivo riferito al 2009 ed il bilancio di previsione del 2010, con particolare attenzione al verbale del collegio dei revisori del maggio 2010 dove si esprimeva parere non favorevole all'approvazione del documento contabile osservando la permanente e consolidata situazione di disequilibrio strutturale risalente nel tempo e in relazione alla quale non risultato adottate concrete misure strutturali per il ripristino dell'equilibrio economico finanziario della gestione;
la delicata situazione economica dell'Università di Siena - a detta della Ragioneria generale dello Stato - risulterebbe infatti principalmente aggravata dagli eccessivi costi per il personale e dal pesante disavanzo di competenza (pari a 32.302550,63 milioni di euro per il 2010) da questi generato, la cui riduzione - sempre secondo le indicazioni del Ministero dell'economia e delle finanze - dovrebbe passare esclusivamente attraverso iniziative strutturali, evitando altresì il ricorso allo strumento delle alienazioni del patrimonio immobiliare o ad un ulteriore accesso al credito: cosa impossibile con il vigente livello di indebitamento dell'Ateneo;
considerato che:
i problemi sollevati dalla Ragioneria risultano ad oggi non solo invariati a causa della mancanza di interventi strutturali ma addirittura aggravati dal punto di vista contabile, come si può evincere dalla relazione del collegio dei revisori dei conti del 18 dicembre 2010 al bilancio di previsione 2011 - peraltro disponibile on line - nella quale i Sindaci revisori, esprimendo parere non favorevole sottolineano che sotto il profilo sostanziale e della dinamica finanziaria dell'Ateneo, si rileva e si fa constatare che il disavanzo di competenza previsto per l'anno 2011 è pari a 38.839.875,47 euro e che tale risultato è fortemente influenzato dal disavanzo di parte corrente che ammonta a 25.730.457,07 euro;
la bozza del piano di risanamento per l'Università di Siena ("UNSI 2015"), pensata dall'attuale Rettore, risulta essere in totale controtendenza con quanto prescritto dalla Ragioneria, poiché contempla infatti, tra i suoi punti qualificanti, la valorizzazione e la dismissione di parte del patrimonio immobiliare dell'Ateneo;
le strategie proposte dal Rettore per ottemperare all'improcrastinabile risanamento finanziario dell'Ateneo risultano nei fatti già respinte dalle valutazioni del Ministero dell'economia e delle finanze, così come comunicate dalla stampa;
ricordato che l'Università di Siena - a quanto consta - non ha ancora ottemperato alle disposizioni di cui all'art. 5, comma 4, lettere h) e i) della legge n. 240 del 2010 ( cosiddetta legge Gelmini) secondo le quali gli atenei dichiarati in dissesto finanziario sono obbligati - pena il commissariamento - a predisporre entro centottanta giorni un piano di rientro da sottoporre a ratifica ministeriale,
si chiede di sapere se, pur nel dovuto rispetto dell'autonomia dell'Università degli Studi di Siena, il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno avviare le procedure di commissariamento del Rettore al fine di tutelare l'interesse specifico dell'Ateneo senese e di affermare, più in generale, il principio di autotutela della pubblica amministrazione.