Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05151

Atto n. 4-05151

Pubblicato il 5 maggio 2011
Seduta n. 550

DI NARDO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

l'art. 7, comma 8, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (codice della strada), e successive modifiche ed integrazioni, dispone testualmente che «Qualora il comune assuma l'esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l'installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta di cui al comma 1, lettera f), su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. Tale obbligo non sussiste per le zone definite a norma dell'art. 3 "area pedonale" e "zona a traffico limitato", nonché per quelle definite "A" dall'art. 2 del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 aprile 1968, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni particolari di traffico»;

quanto disposto, che si applica all'intero territorio nazionale, ivi compresa la Campania, si inserisce, evidentemente, in un'ottica di bilanciamento tra aree di parcheggio libere, delimitate da strisce bianche, e zone di sosta a pagamento definite con segnaletica di colore blu;

sull'argomento si è espressa la Corte di cassazione, a Sezioni Unite, con sentenza n. 116 del 9 gennaio 2007, che ha affermato il principio in base al quale sono nulle le multe agli automobilisti che parcheggiano nelle aree a pagamento se "vicino" a quelle zone non è stato predisposto anche un "parcheggio libero", sottolineando che nei centri urbani, ad esclusione delle zone a traffico limitato, delle aree pedonali e da quelle di particolare rilevanza urbanistica, gli amministratori comunali hanno l'obbligo di realizzare, sempre, aree di sosta libera accanto ai posteggi a pagamento a fascia oraria;

detto orientamento è stato poi seguito da numerose pronunce di altre autorità giudicanti. Ad esempio nel 2008 una sentenza della II sezione del Tar Lazio ha accolto un ricorso presentato dal Codacons e da un comitato di cittadini contro le strisce blu e le relative delibere comunali, ufficializzando la suddetta sentenza della Cassazione, o anche la sentenza n. 7.337/09 del giudice di pace di Firenze, che ha ritenuto illegittime le multe effettuate dentro le strisce blu di un parcheggio a pagamento laddove non esistano nelle immediate vicinanze parcheggi a sosta gratuita;

il problema dei parcheggi a pagamento "illegali" interessa tutto il Paese, come evidenziato anche nella puntata della trasmissione di Italia 1 "Le Iene" del 23 febbraio 2011;

in particolare a Sorrento (Napoli), negli ultimi due anni, sono aumentate a dismisura le strisce blu ed è, allo stesso tempo, raddoppiato il costo delle park-card (da uno a 2 euro);

le strade sono un bene pubblico, ed il parcheggio deve essere consentito a tutti i cittadini indipendentemente dal loro reddito, evitando discriminazione tra chi ha facoltà di acquistare tagliandi del costo di uno o 2 euro all'ora o frazione di ora e coloro i quali, invece, non sono in grado di sostenere la spesa,

si chiede di sapere:

quali urgenti iniziative, nell'ambito delle proprie prerogative, il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di conoscere il rapporto quantitativo, sull'intero territorio nazionale, ed in particolare in Campania, tra le aree di sosta libere, strisce bianche, e delle zone a pagamento, strisce blu;

se intenda valutare se attualmente sia rispettato dagli enti competenti il citato disposto normativo, come interpretato dalla Corte di cassazione, a Sezioni Unite, con sentenza n. 116 del 9 gennaio 2007;

se ritenga opportuno rendere pubblico e conoscibile l'esito di dette valutazioni, mediante la pubblicità dei risultati di tali indagini e conseguentemente fornire circolari esplicative in merito a tutti gli enti territoriali.