Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01921

Atto n. 3-01921

Pubblicato il 22 febbraio 2011
Seduta n. 506

MASCITELLI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, della salute, delle infrastrutture e dei trasporti e per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale. -

Premesso che:

a quanto risulta all'interrogante, il dottor Fausto Di Nisio, presidente del Collegio sindacale della Azienda sanitaria locale (ASL) Pescara, ha denunciato delle irregolarità contabili inerenti all'appalto della ristrutturazione del Reparto materno infantile del presidio ospedaliero (PO) di Pescara: l'esame dei documenti contabili ha evidenziato la presenza di alcune anomalie in relazione allo stato di avanzamento dei lavori di un contratto di fornitura effettuato dall'azienda capofila dell'Associazione temporanea di imprese (ATI) ed estraneo al contratto di appalto;

il Collegio, su sollecito del dottor Di Nisio, ha formulato precise richieste di chiarimenti, rispetto alle anomalie riscontrate, alla Direzione generale della ASL di Pescara, di cui è direttore il dottor Claudio D'Amario, invitandola a fornire in tempi brevissimi una relazione chiarificatrice su tutta la vicenda legata a questo specifico appalto; tuttavia, i riscontri formulati dalla Direzione generale della ASL di Pescara non sono apparsi esaustivi e sufficienti a superare le contraddizioni sollevate;

secondo Di Nisio, la contabilità dei lavori inerenti all'appalto della ristrutturazione del Reparto materno infantile del PO di Pescara non è stata sottoposta a totale verifica, come richiesto dal Collegio sindacale; in seguito a ciò, e quindi solo successivamente alle audizioni di tutti gli organi aziendali interessati, ivi compreso lo stesso D'Amario, e solo dopo che gli stessi organi auditi non hanno provveduto a fornire alcuna valida giustificazione e delucidazione alle osservazioni del Collegio, lo stesso Collegio sindacale della ASL di Pescara trasmise gli atti alla magistratura contabile. A seguito di detta richiesta è scaturita una inchiesta da parte della magistratura, dalla quale sono derivati alcuni provvedimenti di custodia cautelare emessi dal Gip di Pescara, su richiesta della Procura della Repubblica, e successivamente dei rinvii a giudizio, a conferma che le anomalie riscontrate dall'intero Collegio sindacale della ASL di Pescara (e non solo dal dottor Di Nisio) erano fondate;

sulla base di una intercettazione svolta dalla questura di Pescara, in data 29 marzo 2010, il Direttore generale della ASL di Pescara intratteneva presso il suo ufficio una lunga conversazione con l'avvocato Rulli Alessandra ed altri interlocutori non identificati, nel corso della quale si parlava di una strategia e di possibili alleanze politiche per allontanare dal collegio dei revisori dei conti il dottor Fausto Di Nisio, colpevole di aver rilasciato alla stampa dichiarazioni che nuocevano all'immagine dello stesso D'Amario, il quale, secondo Di Nisio, aveva cercato di ostacolare il Collegio sindacale nello svolgere la propria azione di verifica, impedendo l'acquisizione degli atti amministrativi riguardanti l'appalto inerente alla ristrutturazione del Reparto materno infantile del PO di Pescara; dalla conversazione emergeva che tutti i lavori svolti fino a quel momento erano stati eseguiti sulla base della perizia di variante che non era neanche stata sottoposta all'approvazione della CRTA (Commissione regionale tecnico amministrativa);

in data 14 settembre 2010, il dottor Claudio D'Amario, Direttore generale della ASL Pescara, ha inviato un "esposto" al Presidente del Comitato ristretto della Conferenza dei sindaci avvocato Luigi Arbore Mascia, al dottor Luigi Franciotti del Servizio assetto istituzionale ed organi collegiali della Direzione Sanità, al Ministero dell'economia e delle finanze, all'Istituto dei revisori contabili di Roma, alla Sezione dei revisori dei conti accreditati della Regione Abruzzo con sede in Pescara, con il quale accusa il dottor Fausto Di Nisio di gravi comportamenti contrari ai propri doveri, che sarebbero avvenuti in numerose occasioni;

dall'analisi delle accuse contenute nell'esposto del dottor D'Amario, sembrerebbe emergere il tentativo, malriuscito, di una campagna diffamatoria contro il dottor Di Nisio, in risposta alle denunce di irregolarità contabili inerenti all'appalto della ristrutturazione del Reparto materno infantile del PO di Pescara; tra le accuse più rilevanti mosse dal dottor D'Amario verso il dottor Di Nisio, ad esempio, vi è quella di non aver provveduto a segnalare agli organi aziendali competenti le anomalie presenti nella gestione contrattuale dell'affidamento dei lavori in questione, accusa che appare smentita da una vasta documentazione, reperibile ad esempio dai verbali di seduta del collegio sindacale,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano al corrente dei fatti su esposti e non ritengano opportuno intervenire, per quanto di propria competenza, al fine di chiarire una vicenda che rischia di mettere in secondo piano le gravi irregolarità riscontrate nei lavori di ristrutturazione del Reparto materno infantile del PO di Pescara, mettendo alla berlina colui che le ha giustamente denunciate alle autorità giudiziarie.