Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01917

Atto n. 3-01917

Pubblicato il 16 febbraio 2011, nella seduta n. 503
Svolto nella seduta n. 541 dell'Assemblea (14/04/2011)

SBARBATI , AMATI , MONGIELLO - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

da articoli di stampa si apprende della protesta dei lavoratori addetti alle pulizie nelle scuole (ex lavoratori socialmente utili, LSU) che dalla metà degli anni '90 sono impiegati nelle scuole attraverso progetti proposti dalle amministrazioni provinciali o comunali, per fornire il personale ATA (ausiliario e di segreteria) alle scuole materne ed elementari (comune) e istituti tecnici e licei scientifici (provincia);

questi lavoratori, provenienti per lo più da liste di mobilità a seguito di licenziamento e disoccupati di lunga durata, ad oggi hanno percepito un sussidio erogato dall'INPS con contributi figurativi e nessun riconoscimento giuridico, visto che il rapporto di lavoro non presupponeva un rapporto dipendente fino all'entrata in vigore della legge 3 maggio 1999, n. 124 (art. 8, rubricato "Trasferimento personale ATA dagli enti locali allo Stato") che, poi, nel luglio 2001, ha prodotto una sorta di "stabilizzazione";

il loro numero è stimato in circa 14.000 unità a livello nazionale;

tutti gli appalti sono in scadenza e il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca li ha prorogati al 30 giugno 2011;

il 30 dicembre 2010 il Ministro ha emanato una direttiva che definisce ambiti, modalità e termini per l'impiego delle risorse assegnate alle scuole per l'acquisto di servizi riconducibili alle funzioni previste per il profilo di collaboratore scolastico;

le modalità di gestione delle gare di appalto, secondo la suddetta direttiva inviata alla Corte dei conti, contrastano con la normativa nazionale e comunitaria, non prevedendo la clausola sociale a salvaguardia dei lavoratori;

i tagli previsti sulle risorse stanziate per i servizi esternalizzati fanno temere per l'occupazione e il reddito di migliaia di famiglie, oltre che per la qualità dei servizi e per la salubrità e la sicurezza degli ambienti scolastici;

molti dei 14.000 lavoratori ex LSU non percepiscono la retribuzione da mesi,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno convocare immediatamente le parti per rimediare alla confusione giuridico-legale e per garantire il rapporto di lavoro agli addetti nonché la giusta retribuzione.