Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01841

Atto n. 3-01841

Pubblicato il 12 gennaio 2011, nella seduta n. 484
Svolto nella seduta n. 519 dell'Assemblea (10/03/2011)

SANNA , DELOGU , CABRAS , MASSIDDA , SCANU , SANCIU - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

il 28 dicembre 2010, una delegazione di circa 200 cittadini italiani, rappresentante il settore economico della pastorizia sarda, sbarcava nel porto di Civitavecchia, dove aveva noleggiato cinque pullman che avrebbero dovuto condurla a Roma;

intenzione del gruppo era quella di portarsi pacificamente davanti al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, improvvisandovi una conferenza stampa e chiedendo un incontro con il Ministro per illustrargli le ragioni della richiesta di interventi del Governo e dell'Unione europea per fronteggiare la crisi del settore;

le Forze di polizia, impegnate nel servizio di ordine pubblico, hanno impedito ai manifestanti di lasciare l'area del porto di Civitavecchia, bloccando l'accesso ai pullman e l'utilizzazione di qualsiasi altro mezzo di trasporto per raggiungere la città di Roma. Dopo il blocco dei mezzi di trasporto sono nati tafferugli, nei quali diversi manifestanti sono rimasti contusi;

la delegazione dei pastori sardi è stata trattenuta nell'area portuale sino alle ore 23 del 28 dicembre, quando ha potuto reimbarcarsi su una nave diretta ad Olbia, senza aver potuto presentare le proprie istanze a nessuna istituzione competente;

il 29 dicembre il Consiglio regionale della Sardegna, con il consenso di tutti i gruppi politici rappresentati, ha impegnato la Giunta regionale ad inoltrare al Governo nazionale una formale protesta per quanto accaduto;

i principi costituzionali di libera manifestazione del pensiero e di libera circolazione delle persone appaiono violati da tale preventiva azione di impedimento di una pacifica manifestazione, posta in essere da operatori economici privati che agivano a volto scoperto, non armati, perfettamente identificabili dalle Forze dell'ordine in caso di violazioni di legge, ad oltre 80 chilometri dal luogo dove avrebbe potuto svolgersi l'incontro con i rappresentanti ministeriali,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo ritenga rispondente alla Costituzione ed alla legge, e coerente con gli indirizzi del Governo, l'impedimento della manifestazione del 28 dicembre 2010 mediante il blocco preventivo dei partecipanti in una struttura portuale distante 80 chilometri dalla capitale;

se la pratica di impedire preventivamente l'accesso alla città di Roma, a gruppi di consistenza minima come quello dei pastori provenienti dalla Sardegna, sia stata precedentemente posta in essere ed in quali casi;

se, altresì, non ritenga di dover impartire adeguate e precise disposizioni affinché la denunciata modalità di gestione dell'ordine pubblico non sia più adottata;

se non ritenga che una più accorta gestione dell'ordine pubblico, volta a ridurre le tensioni sociali determinate dalla crisi economica, si persegua favorendo e rendendo possibile, in condizioni di sicurezza per manifestanti e rappresentanti delle istituzioni, il dialogo ed il confronto tra le parti.