Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01433
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Atto n. 4-01433
Pubblicato il 13 febbraio 2002
Seduta n. 120
MARTONE. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri degli affari esteri e delle attività produttive. -
Considerato:
che secondo le informazioni contenute in un articolo pubblicato dal quotidiano nigeriano ThisDayOnLine del 7 febbraio 2002 unità dell’esercito nigeriano avrebbero attaccato agli inizi di febbraio il villaggio di Liama, nello Stato di Bayelsa, bruciando almeno 60 case; che l’attacco a Liama, villaggio situato nell’area governativa di Brass, è il terzo occorso negli ultimi tempi, ed ha lasciato centinaia di persone senza tetto, e che durante l’attacco, secondo un portavoce della comunità locale Ikisa Dokubo Ikisa, i soldati avrebbero ucciso tre giovani del luogo; che il governatore Diepreye Alamieyeseigha ha già visitato Liama per verificare l’entità dei danni e chiesto il ritiro immediato delle truppe dall’area, convocando un incontro con i militari e con la impresa petrolifera Shell; che il Commissario di Stato per l’ambiente Lionel Jonathan-Omo ha poi confermato che parte del villaggio è stata rasa al suolo da militari di stanza al terminale di Brass, di proprietà della NAOC, Nigerian Agip Oil Company, come rappresaglia per il furto di un battello dell’Agip da parte di alcuni giovani; che l’incidente avrebbe potuto essere evitato se le agenzie governative fossero state coinvolte nella stesura di un Memorandum d’Intesa tra Liama e la NAOC e che la maggior parte delle imprese petrolifere operano all’insaputa del governo dello Stato; che ogni tentativo di parlare con le autorità della NAOC al terminale di Brass si è rivelato inutile; che l’attacco a Liama è solo l’ultimo di una serie di operazioni quale la distruzione del villaggio di Odi nel 1999, il saccheggio delle terre dell’etnia Tiv nel 2001 che portò alla morte di centinaia di persone e l’attacco alla comunità Danja a Katsina, si chiede di sapere: se il Governo sia al corrente degli eventi descritti e quali misure intenda intraprendere nei confronti dell’AGIP affinché i responsabili dell’accaduto vengano assicurati alla giustizia locale; se intenda sollecitare l’adozione da parte della casa madre della NAOC, AGIP-ENI, di un codice vincolante di comportamento nei confronti delle comunità locali che preveda il loro coinvolgimento diretto nelle trattative relative alle operazioni nel settore petrolifero; quali iniziative intenda intraprendere insieme al governo nigeriano per porre fine alle attività criminali ed illegali, ripetutamente denunciate, delle imprese petrolifere straniere operanti in Nigeria, attività che acutizzano le tensioni già gravi che attraversano il paese e che rischiano di destabilizzare l’intera area.