Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04181

Atto n. 4-04181

Pubblicato il 6 dicembre 2010
Seduta n. 468

MOLINARI - Al Ministro degli affari esteri. -

Premesso che:

il Governo in carica ha drasticamente ridotto le risorse finanziarie destinate alla cooperazione internazionale, allontanando l'Italia dagli obiettivi concordati con i partner occidentali e penalizzando pesantemente la posizione del nostro Paese nello scenario internazionale;

in particolare, ha deciso di tagliare del 45 per cento i fondi dedicati alla cooperazione allo sviluppo dal nostro Paese, raggiungendo il record negativo di 179 milioni di euro per il 2011. Una cifra - la più bassa degli ultimi 20 anni - cui devono essere ulteriormente sottratti circa 80 milioni di euro per le spese di gestione, lasciando meno di 90 milioni per le operazioni;

considerato che:

l'esiguità delle risorse che il nostro Paese destina agli aiuti internazionali rende ancora più necessaria la massima trasparenza nella destinazione di tali risorse oltre ad una maggiore attenzione e capacità nell'individuazione degli ambiti su cui è opportuno intervenire, senza discriminare determinate aree o determinate Organizzazioni non governative (ONG) a favore di altre meno bisognose di aiuti;

il Ministero degli affari esteri non ha più fondi per finanziare progetti triennali e si limita a gestire fondi per progetti a gestione diretta e di emergenza, con un enorme spreco di risorse per pagare missioni agli esperti, non realmente occupati in attività produttive;

in particolare, in Uganda a seguito delle numerose irregolarità rilevate nella gestione delle risorse della cooperazione allo sviluppo italiana, nello scorso anno sarebbe stato rimosso il direttore dell'Unità tecnica locale di Kampala;

a favore di tale Paese, risulta inoltre che sarebbe in fase di predisposizione un progetto di emergenza destinato all'area della Karamoja, da realizzarsi anche con la collaborazione delle ONG che attualmente operano nella zona;

secondo quanto comunicato anche alle ONG, tale intervento si sarebbe dovuto realizzare nel Nord dell'Uganda con il preciso obiettivo di rafforzare la sicurezza alimentare, anche in considerazione del fatto che, nei prossimi mesi, il precipitare della situazione nel Sud del Sudan creerà in tali zone una nuova situazione di emergenza;

da notizie circostanziate pervenute all'interrogante, risulterebbe che tale progetto avrebbe subito numerose modifiche rispetto all'impianto iniziale; in particolare, sarebbe stato modificato il settore d'intervento, aggiungendo al settore della sicurezza alimentare anche quello della salute e dell'acqua;

inoltre, al fine di concorrere ai finanziamenti straordinari, sarebbero state aperte nuove basi di ONG in Karamoja,

si chiede di sapere:

quali siano ad oggi gli interventi, in corso d'opera e in progetto, della cooperazione italiana in Uganda e da chi vengano gestiti;

a quanto ammontino le risorse destinate a tali progetti;

quali siano il metodo e i criteri individuati per predisporre il progetto di emergenza attualmente in elaborazione per l'Uganda e, in particolare, se, durante le numerose missioni dell'esperto incaricato. sia stata realizzata una compiuta mappatura delle esigenze di quei territori;

quali siano i rapporti con le autorità locali delle zone coinvolte nel progetto;

quali garanzie il Ministro in indirizzo intenda assicurare per un corretto e positivo orientamento delle risorse finanziarie connesse.