Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01577
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Atto n. 4-01577
Pubblicato il 26 febbraio 2002
Seduta n. 130
TOFANI. - Al Ministro delle attività produttive. -
Premesso:
che, nei giorni scorsi, si sono svolti incontri per discutere della presenza, in futuro dell’ENEL spa nella provincia di Frosinone;
che le indicazioni contenute nei diversi documenti di ristrutturazione della società (la terza in quattro anni), prefigurano la chiusura di quasi tutti gli uffici della provincia;
che entro il mese di marzo 2002 è prevista la chiusura della quasi totalità degli uffici aperti al pubblico e la soppressione del 90 per cento delle unità tecniche e operative ivi presenti, cui faranno seguito provvedimenti di mobilità per circa 200 dei 350 dipendenti attualmente impiegati;
che, in particolare, nella provincia di Frosinone – per la quale sarebbe stata confermata l’interruzione di qualsiasi trattativa per l’allocazione di unità diverse da quelle preventivate – la ristrutturazione prospettata e di imminente applicazione, prevede il superamento degli Uffici dell’Esercizio di Frosinone, trasferito a Latina, e degli Uffici Zonali di Cassino, Sora e Anagni, con la conferma dell’unica zona provinciale a Frosinone;
che la suddetta ristrutturazione segue quella dell’area commerciale che, da lunedì 18 febbraio 2002, ha previsto il superamento degli Uffici commerciali (già unità clienti), di Cassino, Sora e Anagni, con la conferma di un «Punto Enel» a Frosinone e a Cassino dove, pur restando (almeno per il momento) un presidio commerciale con il relativo personale residuo, non verrà svolto più il compito di ricevere e assistere il pubblico;
che per le altre province del Lazio l’ENEL spa ha invece manifestato disponibilità a rivedere i propri piani, facendo ampie concessioni e garantendo stabilità occupazionale; per Viterbo, Latina e Civitavecchia è prevista l’acquisizione di sedi di Direzione commerciale;
che è stata, altresì, confermata la sede di Albano, anche se contrastante con le indicazioni impartite dalla società;
che il piano di ristrutturazione in fase di attuazione, accentrando nuovamente le responsabilità a livello provinciale (l’unica zona sarebbe quella di Frosinone per servire oltre 300 mila clienti), provocherà un abbandono del territorio, lo scollamento con le istituzioni e le comunità locali, lo scadimento della qualità del servizio, l’allungamento dei tempi negli interventi sui guasti, la perdita di competenze professionali, la mobilità del personale e la chiusura al pubblico di tutti gli sportelli commerciali;
che nel territorio della provincia di Frosinone orbitano 91 comuni, che vantano un’estesa zona industriale e una vasta e frastagliata posizione geografica;
che è necessario dotare il basso Lazio di un presidio territoriale qualificato nella città di Cassino – atteso che la stessa occupa, nel territorio, una posizione baricentrica tra Sora e Formia che giustificherebbe una presenza della società elettrica (a Latina sono stati riconfermati gli Uffici dell’Esercizio Enel) –, e mantenendo, comunque, effettive realtà di servizio nella città di Sora, considerato il vasto bacino di utenza che la stessa serve,
l’interrogante chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto descritto in premessa;
se non ritenga di assumere iniziative al fine di scongiurare la drastica chiusura delle sedi ENEL spa nella provincia di Frosinone, considerati i danni economici e occupazionali che da essa deriverebbero.