Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01879
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Atto n. 4-01879
Pubblicato il 2 aprile 2002
Seduta n. 149
SPECCHIA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle attività produttive, dell'ambiente e della tutela del territorio, delle infrastrutture e dei trasporti e della salute. -
Premesso:
che il settimanale «Oggi» ha pubblicato i risultati di una inchiesta su tutti i capoluoghi di provincia con una valutazione basata su 25 parametri di eccellenza; che la città di Brindisi è stata collocata al penultimo posto con un giudizio negativo in particolare per quanto riguarda il benessere economico, la disoccupazione, l’inquinamento, la presenza di verde pubblico, la possibilità di svago, il tasso di criminalità, eccetera; che purtroppo il sindaco di Brindisi non riesce o non vuole rendersi conto di tale situazione, visto tra l’altro che continua a menar vanto di aver «imbellettato» i corsi del centro della città, e dimentica invece i diversi quartieri degradati ed emarginati, l’alto tasso di disoccupazione, l’inquinamento diffuso, la presenza di fenomeni criminali e di illegalità eccetera; che Brindisi negli anni scorsi ha pagato e sta ancora pagando alti «prezzi» per essere città di frontiera e quindi territorio interessato dal fenomeno dell’immigrazione clandestina, dal contrabbando di sigarette, dai traffici di droga, di armi e di prostituzione e da intese tra la criminalità locale e quella di alcuni Paesi dell’altra sponda dell’Adriatico; che invece non sono state sino ad oggi utilizzate le potenzialità positive derivanti proprio dal ruolo di città di frontiera e dalla posizione strategica della città verso il Medioriente ed il Mediterraneo che nei decenni scorsi la fecero identificare come «Valigia delle Indie»; che lo sviluppo della città vive un momento di grave difficoltà anche per la crisi della chimica e quindi del polo chimico brindisino e per il mancato decollo del Porto in un sistema integrato di trasporti; che il polo energetico (le due centrali) attraversa ancora una fase di incertezza con ricadute negative anche occupazionali ed ambientali; che non si riesce a coniugare la necessità dello sviluppo con le esigenze prioritarie della tutela della salute e dell’ambiente con contrapposizioni il più delle volte strumentali a fini di parte politica ma anche con interessi occulti e ovviamente non legittimi; che, nonostante Brindisi sia stata dichiarata da tempo area a grave rischio di crisi ambientale e l’area industriale della città sia stata inserita tra quelle di rilevanza nazionale ai fini della bonifica, i nuovi insediamenti che si intendono realizzare riguardano quasi esclusivamente interventi con forte impatto ambientale e ciò ancora in assenza di una rete di monitoraggio globale e quindi in mancanza di certezze e di controllo adeguati sul tasso di inquinamento e senza peraltro che siano stati realizzati i diversi interventi di bonifica anche per riutilizzare ai fini dello sviluppo le aree disinquinate; che invece è ormai necessario un diverso tipo di sviluppo che parta ovviamente dalla razionalizzazione e dal miglioramento ai fini ambientali dei poli industriali esistenti; rilevato che è ormai necessario che il Governo nazionale adotti per Brindisi un piano programmatico e di interventi, con adeguati finanziamenti, d’intesa con la regione Puglia e con l’amministrazione comunale che guiderà la città dopo le elezioni del prossimo mese di maggio, l’interrogante chiede di conoscere quali urgenti iniziative i Ministri in indirizzo intendano assumere.