Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01562

Atto n. 3-01562

Pubblicato il 16 settembre 2010
Seduta n. 424

LUMIA - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

il centro polifunzionale di contrada Pian del Lago a Caltanissetta, operativo da più di un decennio, con le modifiche introdotte dal legislatore nella normativa che regola le strutture di accoglienza ed assistenza agli immigrati ed ai richiedenti asilo, è articolato in tre diverse tipologie: 1) il centro di accoglienza (CDA), noto anche come Cpa (Centro prima accoglienza) o Cspa (Centro di soccorso e prima accoglienza), previsto dalla vigente normativa al fine di garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale, per un periodo di tempo strettamente necessario a stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio, a Pian del Lago è in grado di accogliere 360 migranti; 2) il centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) dispone nella struttura nissena di 96 posti per ospitare, per un periodo variabile di 20 o 35 giorni, lo straniero, richiedente asilo, privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, per consentire l'identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato; 3) il centro di identificazione ed espulsione (CIE) di Caltanissetta, capace di ospitare 96 migranti, che ai sensi del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 25, ha il compito di trattenere, previo provvedimento convalidato dal giudice di pace, gli stranieri extracomunitari irregolari e destinati all'espulsione, è chiuso dal 14 novembre 2009. Infatti in seguito ad una rivolta di un numeroso gruppo di migranti ospitati nel CIE di Pian del Lago, si sviluppò un incendio che ha danneggiato gravemente le strutture, tanto da costringere alla chiusura. A tutt'oggi il centro è ancora vuoto ed inutilizzabile;

in seguito alle politiche del Governo Berlusconi e del ministro Maroni, basate sui respingimenti in mare nel canale di Sicilia e sugli accordi con il dittatore libico Gheddafi, i flussi migratori delle migliaia di disperati che fuggono dalla guerra e dalla fame non si sono affatto interrotte, come affermano i rappresentanti del Governo, ma semplicemente modificate, privilegiando, come ha denunciato recentemente la Caritas, le rotte di terra e modalità diverse rispetto al passato (barche a vela, natanti di lusso, eccetera);

nel centro di Pian del Lago, nonostante la riduzione dei flussi migratori nel Canale di Sicilia, ad oggi sono ospitati circa 180 immigrati e lavorano circa 90 operatori sociali, 19 medici, avvocati, psicologi, assistenti sociali ed operatori culturali, assunti dalla cooperativa sociale Albatros 1973, che dal 2002 ne gestisce i servizi, affidati con gara dalla Prefettura di Caltanissetta;

con delibera n. 23 della Commissione regionale dell'impiego dell'Assessorato regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, adottata nella seduta del 9 febbraio 2010, è stata disposta la concessione della cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga ai sensi dell'art. 2, comma 36, della legge n. 203 del 2008, per 97 lavoratori della società cooperativa Albatros. Tale provvedimento si è reso necessario in seguito alla chiusura del CIE ed al ridimensionamento del numero dei migranti ospitati a Pian del Lago;

l'utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga, se, per un verso, ha contribuito a ridurre l'impatto sociale provocato dalla sensibile riduzione nel numero degli operatori impiegati nel centro, d'altro canto, sta evidenziando drammaticamente il rischio della perdita del posto di lavoro e della chiusura del centro polifunzionale di Pian del Lago,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali provvedimenti intenda attivare per scongiurare che vengano disperse le straordinarie capacità e competenze maturate da anni dagli operatori del centro e che vengono sprecate le ingenti risorse finanziarie pubbliche spese per realizzare l'insieme delle strutture di accoglienza del centro polifunzionale di Pian del Lago, considerate tra le migliori d'Europa;

se risponda a verità che in questi mesi si sia privilegiato l'utilizzo di centri di accoglienza siti in altre regioni, a discapito del centro nisseno, e quali siano le ragioni che eventualmente avrebbero indotto a tali scelte;

se abbia già dato disposizione per il recupero delle strutture del CIE di Caltanissetta, distrutte da un incendio, e se abbia predisposto le necessarie misure per eventualmente riorganizzare o riconvertire le strutture esistenti a Pian del Lago, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali, la professionalità e l'esperienza dei tanti operatori impiegati.