Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02311

Atto n. 4-02311

Pubblicato il 4 giugno 2002
Seduta n. 182

ACCIARINI, BERLINGUER, FRANCO VITTORIA, PAGANO, TESSITORE. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

            si è impropriamente usato lo strumento della legge finanziaria 2002 per introdurre una decisiva modificazione della legge n. 425/97, prevedendo che la composizione delle commissioni per l’esame di Stato per le scuole statali e paritarie sia basata interamente sulla presenza dei docenti della classe;

            attraverso tali disposizioni si è anche creata, per ciascuna sede di esame, l’infelice e preoccupante figura di un presidente «unico», costretto a spostarsi continuamente da una commissione all’altra e, quindi, oggettivamente impossibilitato a svolgere un efficace coordinamento e un serio controllo relativamente allo svolgimento delle prove di esame e alle specifiche procedure di valutazione;

            nell’ordinanza ministeriale n. 43/2002, relativa allo svolgimento degli esami, si è giunti a prevedere che l’attribuzione del voto al colloquio svolto dai candidati non sia effettuata con la consueta, necessaria tempestività; infatti, nella giornata di svolgimento della prova è espressa solo

una proposta di punteggio, che «successivamente» è sottoposta alla votazione da parte dei commissari e ciò costituisce un ulteriore elemento di confusione e di possibile scarsa trasparenza nella valutazione;

            è prevedibile che di tale situazione di mancati controlli e di scarsa trasparenza si avvantaggeranno i «diplomifici»;

            sempre nella medesima ordinanza ministeriale è stata prevista l’obbligatorietà della figura di un «sostituto» del presidente, figura che, oltre ad essere priva di qualsiasi fondamento legislativo, riceve un irrisorio riconoscimento economico per l’indubbio carico di responsabilità di cui sarà gravata;

            nella legge finanziaria 2002, che inizialmente non prevedeva alcuna copertura per i compensi dei commissari e dei presidenti, è stata successivamente inserito un frettoloso emendamento che ha fissato a 40,24 milioni di euro lo stanziamento complessivo;

            tale cifra è manifestamente insufficiente a coprire i compensi dovuti, che necessitano di uno stanziamento almeno doppio rispetto a quello previsto e l’eventuale ricorso alla legge di assestamento di bilancio per reperire nuove risorse costringe a prevedere, in ogni caso, tempi biblici per l’erogazione di compensi che sono oltretutto penalizzati dal mancato calcolo dell’inflazione maturata e da alcuni peggioramenti nel riconoscimento degli eventuali compiti aggiuntivi;

            l’inadeguatezza del suddetto stanziamento è stata ammessa dagli stessi rappresentanti del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca nell’incontro con i rappresentanti del Ministero dell’economia;

            si profila, inoltre, l’impossibilità, segnalata da diverse scuole, di procedere all’anticipo del 50 per cento dei compensi dovuti ai commissari, a causa dell’assenza di risorse conseguenti al mancato accreditamento delle somme spettanti alle scuole per gli esami dell’ano scolastico 2000-2001,

        si chiede di sapere:

            quali urgenti provvedimenti intenda assumere il Ministro in indirizzo per porre fine alla grave situazione di incertezza e di scontento che caratterizza la scuola italiana alla vigilia dell’inizio degli esami di Stato, che dovrebbero svolgersi, al contrario, in un clima di serenità e di serietà;

            quali misure organizzative intenda adottare il Ministro per intervenire tempestivamente nell’ambito dei numerosi adempimenti necessari per lo svolgimento ordinato delle prove e per evitare scorrettezze e violazioni della regolarità e della deontologia nel corso degli esami;

            quali urgenti provvedimenti intenda assumere per rispondere almeno da un punto di vista economico alle attese di commissari e presidenti che svolgeranno un lavoro difficile e soggetto, a causa della confusa normativa emanata dal Ministero, a possibili, gravi rischi di mancata correttezza formale e sostanziale nello svolgimento delle prove.