Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03189

Atto n. 4-03189

Pubblicato il 19 maggio 2010
Seduta n. 383

MERCATALI - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

un cittadino straniero di nazionalità moldava, Sergiu Frunza, residente a Ravenna e regolarmente soggiornante in Italia, si trova attualmente in regime di custodia cautelare presso la Casa circondariale di Ravenna, essendo indagato per il reato di furto aggravato in abitazione, a far data dal 1° marzo 2010;

il giovane, ventinovenne e incensurato, alla sua prima esperienza carceraria, ha da subito collaborato con gli inquirenti, fornendo ai medesimi i dettagli dei fatti, indicando con precisione le circostanze di tempo e di luogo e soprattutto fornendo la descrizione dei tre cittadini albanesi che hanno compiuto il furto, favorendo di fatto la loro cattura;

venerdì 30 aprile 2010 alle ore 10-10.30 circa il giovane detenuto si trovava insieme agli altri detenuti nel cortile della Casa circondariale di Ravenna, via Port'Aurea, dove veniva avvicinato da un cittadino albanese, anch'egli ivi detenuto e indagato nel medesimo procedimento penale il quale gli mostrava l'ordinanza di custodia cautelare e lo incolpava di avere collaborato con gli inquirenti favorendone la cattura, passando a proferire rabbiose minacce di morte;

il giovane Frunza veniva poi circondato da altri 3 o 4 detenuti albanesi che lo aggredivano colpendolo violentemente con calci e pugni e procurandogli lesioni alla testa con copiosa perdita di sangue;

solo grazie all'intervento di alcuni detenuti italiani l'aggressione veniva bloccata senza essere portata a conseguenze più gravi e dopo alcuni minuti intervenivano anche le guardie carcerarie;

il giovane veniva portato in infermeria dove veniva registrato il suo ingresso alle ore 10.25 e dove gli veniva applicato un cerotto con i punti di sutura sulla ferita;

osservato che:

nessuno dal carcere ha informato il legale (avvocato Andrea Maestri del foro di Ravenna) dell'accaduto, tanto che il difensore è stato allertato dalla madre del giovane (che era andata a trovarlo) nel pomeriggio di giovedì 6 maggio ed ha potuto incontrare il proprio assistito solo durante la mattina del 7 maggio;

dunque, solo il 7 maggio il legale del giovane ha potuto apprendere i fatti ed assumere le iniziative di tutela del caso, tra cui il deposito immediato presso la cancelleria del giudice per le indagini preliminari di un'istanza di sostituzione della misura cautelare con gli arresti domiciliari e la presentazione in Procura di una denuncia-querela,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo ritenga necessario attivarsi al fine di fare piena luce sui fatti e di informare il Parlamento su quali iniziative l'Amministrazione penitenziaria intenda intraprendere per assicurare condizioni di sicurezza dei detenuti presso la Casa circondariale di Ravenna, adottando le misure necessarie a garantire che l'espiazione della pena in carcere e la stessa custodia cautelare prima del giudizio avvengano nel pieno rispetto dell'art. 27 della Costituzione.