Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02960
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Atto n. 4-02960
Pubblicato il 31 marzo 2010
Seduta n. 355
CUTRUFO - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
nella puntata del 19 marzo 2010 del programma “Mi manda Raitre” in onda su Raitre viene intervistato il signor Mario Innocente che racconta di aver iniziato ad avere un problema di peso a 30 anni fino ad arrivare a pesare 240 chilogrammi. Da lì sono sorte problematiche a livello respiratorio, ha dovuto cambiare lavoro e ha ottenuto l’invalidità al 100 per cento. Proprio a causa di un problema respiratorio Innocente viene ricoverato al Policlinico di Modena nel 2006;
dopo aver visto durante una trasmissione televisiva il professore Giancarlo De Bernardinis, medico chirurgo del Policlinico di Modena, decide di farsi visitare da lui e di informarsi sul tipo di intervento che il professore eseguiva per ottenere il dimagrimento degli obesi gravi;
alla domanda su quali fossero gli eventuali rischi, il professore Giancarlo De Bernardinis avrebbe risposto, secondo Innocenti, paragonando l’intervento da eseguire a quello di un’appendicectomia;
nel 2006, Mario Innocente si sottopone ad un intervento di bypass biliointestinale presso il Policlinico di Modena per ridurre il peso, all'epoca di 240 chili. All’uomo viene ristretto l’intestino e creato un collegamento a livello del retto: quando mangia e assume per esempio 10 calorie ne assorbe solo 2 e espelle le altre 8;
dopo l'intervento eseguito dal professore Giancarlo De Bernardinis iniziano le complicazioni causate, come spiega lo stesso Innocente, da un punto di sutura dato male che gli ha lacerato fegato ed intestino. Malgrado ad Innocente fossero stati inizialmente preventivati solo 8 giorni di ricovero, sono stati in realtà necessari 17 interventi chirurgici;
gli errori, dopo le perizie e le analisi del caso furono ammessi dal Policlinico di Modena che ha provveduto al risarcimento del danno;
la vita di Innocente rimane appesa ad un filo perché, come certificato da altri specialisti, l'unico elemento contenitivo dei visceri addominali è attualmente rappresentato dalla cute, pertanto il paziente deve astenersi da qualsiasi attività che comporti l'impegno, anche minimo, della parete addominale. Tale situazione, unitamente alla necessità di medicazioni quotidiane causate da una fistola enterocutanea ed alle cattive condizioni cardio-respiratorie, obbliga Innocente ad una vita sedentaria escludendo peraltro la possibilità di altri interventi chirurgici per rimediare al danno;
Innocente, attualmente, è ad alto rischio di mortalità, è padre di 4 figli, ha problemi lavorativi ed è costretto a casa 24 ore su 24;
il Codacons sta fornendo assistenza legale gratuita ad Innocente per fare piena luce sulla faccenda ed intraprendere un'azione legale contro il chirurgo;
alla stessa trasmissione televisiva il professore Giancarlo De Bernardinis ha dissentito dalla ricostruzione della vicenda fatta da Innocenti sostenendo che nella sua situazione si ravvisano gli esiti di una cosiddetta laparotomia, che è una misura terapeutica cui si ricorre in casi eccezionali come quello in oggetto. A sua volta ha raccontato che il paziente si è recato da lui nel 2006 con un peso di 240 chili, alto 1.75 centimetri, ed era un individuo senza più una naturale spettanza di vita: l’intervento era dunque un intervento salvavita;
secondo il professor De Bernardinis l’operazione da molti punti di vista è riuscita perché il paziente ha perso 170 chilogrammi. Aveva una cardiopatia ischemica e usava farmaci cardiodilatatori, patologia che ora non esiste più. Aveva un’insufficienza respiratoria gravissima con apnee nel sonno ed era costretto a supporti ventilatori meccanici che ora ha abbandonato. Gli organi a vista sono identificabili con una fistola itterica che è l’esito di un trattamento laparoscopico avvenuto in circostanze di un nuovo intervento non eseguito dal De Bernardinis;
il professore sostiene quindi che ci siano state delle complicazioni indipendenti dal suo operato. Sostiene inoltre di non avere alcuna informazione sul risarcimento che Mario Innocenti ha ricevuto dal Policlinico di Modena;
il conduttore di “Mi manda Raitre” spiega però che la perizia del Policlinico di Modena dice che nelle cinque operazioni svolte dal professore si sono verificati: lacerazione del fegato (la pancia è stata chiusa senza riparare l’organo che buttava sangue e per questo gli sono anche stati aspirati 3 litri di sangue), cedimento dei punti di sutura con conseguenti emorragie, firma di un consenso informato in cui non era scritto nulla;
Stefano Cencetti, Direttore generale del Policlinico di Modena, intervistato in trasmissione, racconta che nel dicembre 2008 con il comitato di valutazione dei sinistri formato da medici legali e esperti dell’assicurazione, esaminato tutto il caso di Mario Innocente, si è scelto di andare ad una transazione “di fronte a un caso aggravato da una pesante alea di cospicuo risarcimento in sede civilistica per errore colposo nell’esecuzione di intervento di bypass con lacerazione epatica”;
inoltre, riguardo al professor De Bernardinis ci sono diversi casi aperti sia in sede di transazione con il Policlinico sia in sede civilistica che penalistica. Il numero di richieste di risarcimento per le operazioni da lui eseguite tra il 1998 e il 2007 ammonta a 36. Il professor De Bernardinis si è dimesso tre anni fa dal Policlinico quando erano già in atto dei procedimenti nei suoi confronti;
il professore è stato inoltre condannato in primo grado per omicidio colposo: si tratta di Giorgio Zanni operato nel settembre del 2003 e morto nel febbraio del 2004;
il fratello, Walter Zanni, porta avanti la sua battaglia e ha spiegato in trasmissione che Giorgio Zanni, obeso di 170 chilogrammi, è deceduto per un’operazione errata. Nel dispositivo della sentenza di condanna, precisa il conduttore della trasmissione, si legge che l’esecuzione dell’intervento bypass digiuno biliare eseguito è obsoleto, pericoloso e proscritto nonché nel caso di Giorgio Zanni sarebbe stato causa del processo setticemico che ha portato alla morte;
il professor Giancarlo De Bernardinis continua ad esercitare e svolgere il tipo di intervento eseguito su Innocente e Zanni,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo, nell'ambito delle proprie competenze, intenda chiarire con dati di fatto, oggettivi ed attendibili, quanto esposto riguardo al professor Giancarlo De Bernardinis e quali iniziative intenda assumere, nel caso in cui le informazioni venissero confermate, per garantire che altri pazienti non incorrano negli stessi rischi;
quali iniziative di carattere ispettivo intenda eventualmente assumere per verificare che presso il Policlinico di Modena siano stati correttamente seguiti gli indirizzi impartiti dal Ministero.