Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02657
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Atto n. 4-02657
Pubblicato il 9 febbraio 2010
Seduta n. 330
VILLARI - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
Roccadaspide (Salerno) è un comune di circa 7.000 abitanti, ed è stato uno dei centri fortificati durante il periodo normanno, intorno al 1300;
nel 1935, il commendator Gaetano Giuliani decideva di vendere il suolo della sua proprietà per permettere al Comune di Roccadaspide di costruire un edificio scolastico, che sarebbe poi divenuto la scuola "G. Marconi";
nello stesso anno, per la medesima finalità, è stato concesso al Comune un mutuo di 591.000 lire, nel quale era compreso anche il prezzo per l'espropriazione del suolo, denaro a cui il commendator Giuliani ha rinunciato;
da circa 10 anni la scuola in premessa è stata ritenuta inagibile, mancando la necessaria manutenzione e ristrutturazione per procedere al consolidamento dei solai;
risulta che gli alunni della scuola "G. Marconi" siano stati trasferiti in altro stabile, non munito dei dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa;
il Comune di Roccadaspide, con nota n. 9198 del 29 novembre 2002, richiedeva il parere al Ministero di competenza per procedere alla demolizione della scuola;
in data 12 dicembre 2002 il Ministero per i beni e le attività culturali, nelle persone del Soprintendente, architetto Francesco Prosperetti, e del responsabile del procedimento, architetto Vittorio Greco, respingevano la richiesta di demolizione «in quanto la scuola elementare "Guglielmo Marconi", sottoposta a tutela di cui all'articolo 5 del decreto legislativo 490/1999, resta una delle poche tipologie di edifici pubblici del periodo fascista, presenti nel Cilento, unico a Roccadaspide e, oltretutto, radicato nella memoria storica e nel tessuto urbano»;
nonostante il parere citato, la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania, nella persona del Direttore generale, dottor Pio Baldi, il 20 ottobre 2008, con lettera prot. n. 11605, negava la sussistenza di interesse culturale dell'immobile, disponendo quindi l'elusione in diritto del vincolo di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, recante il Codice per i beni culturali ed il paesaggio;
il Comune di Roccadaspide, pur avendo più volte messo a bilancio la ristrutturazione dello stabile "G. Marconi", non ha mai provveduto alla manutenzione e alla destinazione dei fondi per recuperare l'opera;
il nuovo progetto prevede, a seguito della demolizione della scuola "G. Marconi", la costruzione di un parcheggio sotterraneo di 1.000 metri quadri, la presenza di negozi ai piani inferiori e di una scuola con palestra, sala mensa e aule speciali, snaturando completamente il complesso ad oggi esistente e, a giudizio dell'interrogante, eludendo la finalità per cui era stato venduto, seppur risultante dai meri atti e non come clausola di destinazione d'uso,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non intenda intervenire verificando la liceità delle delibere intraprese e la stessa demolizione della scuola "G. Marconi";
se i fondi siano stati destinati per la ristrutturazione dello stabile in premessa o se gli stessi siano stati distratti per altre finalità;
se non si ritenga necessario ed urgente intervenire al fine di evitare l'abbattimento di un edificio che è stato definito "una delle poche tipologie di edifici pubblici del periodo fascista, presenti nel Cilento, unico a Roccadaspide e, oltretutto, radicato nella memoria storica e nel tessuto urbano".