Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02532

Atto n. 4-02532

Pubblicato il 19 gennaio 2010
Seduta n. 314

POLI BORTONE - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i beni e le attività culturali e dello sviluppo economico. -

Premesso che:

la società TG Energie Rinnovabili con sede legale a Mezzano (Ravenna) ha manifestato l’intenzione di realizzare, nel comune di Cavallino (Lecce), un impianto per la produzione di energia elettrica della potenzialità di 37 MW alimentato mediante fonte rinnovabile costituita da biomasse liquide oleose;

l’impianto, secondo il progetto dovrà svilupparsi all’interno di cave estrattive che, seppur oramai dismesse, continuano ad avere un notevole interesse storico-ambientale e culturale, non solo per il Salento;

le cave estrattive rappresentano, infatti, per il territorio salentino, una forte identità territoriale che a giudizio dell’interrogante andrebbe valorizzata e non svilita con mere speculazioni economiche;

Cavallino è un comune dell’hinterland della città di Lecce, distante infatti dal capoluogo appena 5,5 chilometri;

nel corso del 2009, il comune di Lecce ha espresso parere negativo alla realizzazione del progetto “Heliantos” della società Italgest che prevedeva la realizzazione, alle porte della città barocca, di una centrale a biomasse da 25 MW;

in sede di discussione nell’assise comunale di Lecce, il capogruppo di An-Pdl, Vittorio Solero, è intervenuto sottolineando l’inopportunità di concedere ulteriori autorizzazioni alla realizzazione di parchi eolici e fotovoltaici nelle aree limitrofe al comune capoluogo, risultando le stesse eccessive alla luce del forte impatto ambientale prodotto dagli impianti ai danni della barocca città di Lecce;

la Regione Puglia, sino ad oggi, non ha inteso formulare nessuna osservazione circa un’evidente condizione di eccessiva concentrazione, alle porte della città di Lecce, di pale eoliche e pannelli solari che producono un notevole impatto ambientale ai danni della fruibilità del paesaggio soprattutto da parte del turismo del capoluogo Salentino;

per sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno adottare provvedimenti di competenza ai fini di evitare un’eccessiva concentrazione di strutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili che insistono proprio nelle immediate vicinanze della città di Lecce onde salvaguardare un territorio, quello salentino, vocato per sua natura al turismo e che, delle bellezze paesaggistiche, oltre che storico-artistiche, ha fatto un punto di forza per lo sviluppo della propria economia.