Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02298

Atto n. 4-02298

Pubblicato il 19 novembre 2009
Seduta n. 287

CAFORIO - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

le aree marine protette italiane attraversano un periodo di grande disagio dovuto ai gravi problemi causati dalla carenza di risorse economiche e di personale, nell'ambito di un quadro drammatico che vede come unica eccezione il settore del diporto nautico, con particolare riguardo ai campi di ormeggio;

a tale proposito si rileva che un progetto per la messa in opera di campi boe telematici nelle aree marine protette italiane (il sistema Marpark) è stato finanziato, in via sperimentale, dal Ministero in indirizzo con l'obiettivo di posizionare campi boe telematici nelle riserve di Capo Carbonara in Sardegna e delle Cinque Terre in Liguria;

è stato predisposto nel 2006 un protocollo d’intesa tra il medesimo Ministero, l'Unione nazionale dei cantieri e delle industrie nautiche e affini (Ucina), associazioni ambientaliste e Federparchi, in cui si concorda anche sulla possibilità di realizzare campi boe telematici nelle aree marine protette. Con circolare della Direzione generale della protezione della natura del 15 febbraio 2006 sono inoltre stati invitati gli enti gestori a prevedere l'allestimento di campi boe nei rispettivi regolamenti;

nell’ambito del "progetto interreg IIIA Italia-Grecia 2000-2006" denominato Seapass, per la realizzazione di un campo boe telematico a Patrasso, è stato prodotto un manuale recante “linee guida per la gestione dei campi boe telematici” con specifici riferimenti all’esperienza delle boe telematiche nelle aree marine protette italiane di Capo Carbonara e delle Cinque Terre nonché i progetti in materia del Ministero;

il 23 settembre 2009 il Senato ha approvato un disegno di legge recante norme per la “Istituzione di campi di ormeggio attrezzati per unità da diporto nelle aree marine protette, nelle aree marine di reperimento e nei tratti di costa sottoposti ad eccessiva pressione turistica ed antropica”, attualmente in fase di esame presso la competente Commissione permanente della Camera dei deputati, finalizzato ad evitare i danni derivanti dall'ancoraggio ai fondali marini di maggior pregio e delicatezza,

si chiede di sapere:

quali siano i criteri adottati per l'affidamento di tale sperimentazione e quali siano le motivazioni tecniche in virtù delle quali, ai fini della sperimentazione, non siano stati utilizzati campi di ormeggio già esistenti per il posizionamento del sistema di prenotazione elettronica di posti finalizzati all'ormeggio e di servizi per il diporto, in collegamento telematico con un centro operativo, previa opportuna modifica dei gavitelli stessi;

se risulti al Ministro in indirizzo che siano stati affidati alla medesima società titolare del brevetto Marpark, la Italgest SpA (attualmente MarPark SpA), anche gli studi per determinare il luogo di posizionamento e l’installazione di ancoraggi e quali siano, in caso affermativo, le ragioni per le quali non si sia fatto ricorso al mercato per la scelta di tali sistemi eco-compatibili;

se la società in questione risulti concessionaria del Ministero o sia comunque titolare di convenzione per la gestione di campi boe e per i connessi servizi del diporto nelle aree marine scelte per la sperimentazione e, in caso affermativo, quali siano i criteri adottati per tale concessione o convezione nonché i relativi costi;

se la sperimentazione di cui in premessa sia conclusa, quali siano gli esiti della medesima e le valutazioni di merito operate dal Ministero;

se il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare sia partner o soggetto patrocinante del progetto Seapass di cui in premessa e se sia stata autorizzata la pubblicazione di estratti dei progetti ministeriali, dei relativi studi ovvero di dati sensibili relativi alla sperimentazione, così come compare nel manuale "linee guida per la gestione dei campi boe telematici" del citato progetto Seapass;

quali criteri il Ministro intenda seguire per il futuro in relazione all'eventuale realizzazione di altri campi boe nelle aree marine protette.