Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02119
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Atto n. 4-02119
Pubblicato il 20 ottobre 2009
Seduta n. 267
PISTORIO - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
il 23 settembre 2009 la compagine della tifoseria catanese composta da circa 60 persone raggiungeva l’aeroporto di Bergamo per seguire l’incontro di calcio Atalanta-Catania, disputato la stessa sera presso lo stadio "Atleti Azzurri d’Italia";
giunti all’aeroporto i tifosi del Catania venivano invitati, a quanto risulta all'interrogante, dalla Polizia di Stato ivi presente a raggiungere lo stadio con mezzi propri in assoluta autonomia e libertà;
solo l’intervento degli agenti della sezione Digos di Catania evitava che il gruppo dei tifosi catanesi raggiungesse lo stadio con mezzi propri, ritenendo tale ipotesi assolutamente pericolosa, stante i rapporti di profonda inimicizia intercorrente tra la tifoseria bergamasca e quella rossazzurra;
lo stesso osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, con determinazione n. 31/2009 del 10 settembre 2009, definiva la predetta gara come incontro a rischio, invitando il comitato per la sicurezza delle manifestazioni sportive a valutare l’opportunità di porre eventuali restrizioni alla partecipazione della tifoseria ospite e alla vendita dei biglietti;
ciò malgrado, la Questura di Bergamo disponeva l’accompagnamento della compagine rossa-zzurra dall’aeroporto allo stadio a mezzo autobus, senza predisporre servizio di scorta e di controllo sul tragitto del mezzo, se non accompagnato da un’unica auto priva di colori identificativi della Polizia;
durante il tragitto, il bus sul quale viaggiavano i tifosi catanesi veniva fatto bersaglio di un fitto lancio di pietre e bottiglie ad opera di un gruppo di oltre 60 facinorosi dell'Atalanta;
a seguito di tale agguato, rappresentanti delle due tifoserie venivano in contatto;
dopo alcuni minuti faceva il suo arrivo un cospicuo numero di agenti di Polizia che riuscivano ad allontanare i facinorosi atalantini, consentendo così al bus con i tifosi catanesi di riprendere la marcia verso lo stadio;
a seguito dei predetti scontri venivano tratti in arresto tre tifosi bergamaschi e alcuni agenti di Polizia restavano contusi;
a seguito dell’arresto, un gruppo di circa 200 tifosi bergamaschi si schieravano minacciosamente contro le forze di polizia collocate davanti allo stadio, per chiedere la liberazione dei tifosi arrestati;
lo stesso schieramento di tifosi bergamaschi si recava successivamente in Questura, minacciando atti di violenza qualora i tre arrestati non fossero stati immediatamente liberati;
ciò malgrado, nessuna iniziativa è stata intrapresa dalla Questura di Bergamo, né immediatamente né successivamente, per fronteggiare la condotta intimidatoria posta in essere dagli atalantini nelle due citate occasioni nei confronti delle Forze dell’Ordine;
l’unica iniziativa posta in essere dalla Questura di Bergamo è stata l’identificazione dei 60 tifosi rossazzurri indicati nella lista dei partenti per Catania dall’aeroporto Orio al Serio;
la compagine catanese, costretta a perdere il volo di rientro, veniva infatti coattivamente accompagnata in Questura al fine di procedere alle singole identificazioni e riaccompagnata all’alba del 24 settembre all’aeroporto di Bergamo, in attesa del volo successivo per Catania;
a seguito degli episodi riportati, il Questore di Bergamo, malgrado l’aggressione subita dai sostenitori ospiti, ha emesso 57 divieti di accesso agli stadi (Daspo) nei confronti dei tifosi catanesi e 8 divieti nei confronti degli atalantini,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga che ci sia stata una sottovalutazione della determinazione dell’osservatorio nazionale e che gli strumenti di prevenzione e controllo predisposti la sera del 23 settembre 2009 per evitare il contatto tra le due tifoserie non siano risultati del tutto insufficienti;
se non ritenga opportuno avviare un'approfondita indagine per acclarare i fatti e in particolare il forte squilibrio tra le sanzioni inflitte alle due tifoserie che risulta discriminante nei confronti dei sostenitori ospiti;
quali interventi, nei limiti delle proprie competenze, intenda adottare nel momento in cui eventuali responsabilità dovessero essere individuate.