Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00984
Azioni disponibili
Atto n. 3-00984 (con carattere d'urgenza)
Pubblicato il 20 ottobre 2009, nella seduta n. 267
BIANCHI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, del lavoro, della salute e delle politiche sociali, della giustizia e dell'interno. -
Premesso che:
l'11 settembre 2009 è stata ritrovata, in esito ad un'inchiesta giudiziaria promossa dalla Procura di Paola (Cosenza), nei fondali del Tirreno cosentino, una nave risultata piena di rifiuti radioattivi;
da quanto si è appreso da fonti di stampa la nave è stata filmata da un robot che è sceso a 487 metri di profondità sulla costa calabra a 20 miglia al largo di Cetraro;
la carcassa della nave, di cui non c'è traccia nei registri ufficiali, sarebbe lunga 110 metri con uno squarcio a prua, come confermato dal racconto di un pentito della 'ndrangheta;
proprio da detto squarcio sarebbero visibili dei bidoni carichi di rifiuti tossici e radiaoattivi già segnalati negli anni da numerose denunce;
secondo il racconto dell'ex trafficante di droga, oggi collaboratore di giustizia, il relitto è una delle barche affondate davanti alle coste della Calabria per seppellire illegalmente rifiuti tossici e radioattivi;
sempre secondo quanto riferito alla stampa dal pentito, in quella nave ci sarebbero 120 fusti carichi di sostanze tossiche e radioattive;
in una recentissima intervista al telegiornale di Rai 1, lo stesso ha affermato che nei fondali di Cirò e di Crotone ci sarebbero almeno altre due navi simili a quella ritrovata a Cetraro,
si chiede di sapere:
per quale ragione, a distanza di più di un mese dal ritrovamento della nave, non sia stato ancora posto sotto sequestro il relitto;
se non si ritenga opportuno adottare in modo tempestivo azioni concrete a garanzia della salute dei cittadini e a tutela dell'ambiente e del territorio.