Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01954
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Atto n. 4-01954
Pubblicato il 16 settembre 2009
Seduta n. 253
PETERLINI , PINZGER - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico e per le politiche europee. -
Premesso che:
dopo l'inflazione a tasso zero dei mesi di luglio ed agosto 2009 i prezzi sono ricominciati a crescere;
ecco alcune stime provvisorie fornite dall'Istat: il tasso di inflazione ha segnato un aumento del 0,2 per cento rispetto ad agosto 2008 e un aumento del 0,4 per cento rispetto al luglio 2009, dato che rappresenta l'aumento più consistente da luglio 2008;
il dato dell'inflazione nel mese di agosto rappresenta "un'inversione di tendenza" nell'andamento dei prezzi dopo 12 mesi di rallentamento che hanno portato il tasso di inflazione dal 4,1 per cento di un anno fa al tasso zero registrato a luglio 2009;
nel “paniere” gli alimentari calano, mentre i carburanti ricominciano a crescere rispetto al mese di luglio 2009. I beni alimentari hanno segnato una diminuzione su base mensile dello 0,1 per cento, che ha ulteriormente rallentato l'andamento tendenziale, passato dal un aumento del 1,5 per cento annuo di luglio ad un aumento del 1,2 per cento di agosto. I prodotti energetici, invece, sono aumentati dello 0,5 per cento rispetto a luglio 2009 e riprende a salire la benzina verde, che segna un aumento dell'1,8 per cento;
mentre i dati qui riportati sono altalenanti, ciò che invece registra continui aumenti sono i prezzi di molti prodotti quali quelli alimentari, di prima necessità, i farmaci e l'energia. La causa principale è l'aumento globale delle materie prime che fa rincarare sempre di più il prezzo finale del prodotto;
chi soffre maggiormente di tali aumenti sono sempre i consumatori ossia le famiglie italiane costrette a sopportare pesi economici sempre più gravosi, e sappiamo, purtroppo, che quando le famiglie non possono spendere anche lo sviluppo dell'economia di un Paese subisce delle battute d'arresto;
ad opinione degli interroganti lo Stato dovrebbe intervenire non solo sul piano nazionale ma anche a livello europeo per fare in modo che si varino misure radicali, complete e quindi efficaci,
si chiede di sapere:
se il Presidente del Consiglio dei ministri ed i ministri in indirizzo non intendano prendere concrete iniziative al fine di fermare il continuo aumento dei prezzi;
se, nel frattempo, non intendano promuovere misure urgenti volte alla massima riduzione possibile dell'IVA sui prodotti alimentari di natura primaria, sui farmaci e sull'energia dei quali nessun cittadino può farne a meno.