Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01927
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Atto n. 4-01927
Pubblicato il 16 settembre 2009
Seduta n. 253
AMATI , PORETTI - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
il giorno 5 settembre 2009 è deceduto un detenuto tunisino Mbarka Samiben Garci recluso nel carcere di Torre del Gallo a Pavia;
l’uomo, quarantaduenne, stava portando avanti uno sciopero della fame da oltre un mese ed è deceduto al policlinico San Matteo di Pavia dove era stato ricoverato per l’aggravarsi delle sue condizioni;
Mbarka Samiben Garci aveva deciso di intraprendere lo sciopero della fame per contestare una nuova condanna emessa a suo carico;
la stampa riporta inoltre che il responsabile del carcere ha tentato invano di convincere l’uomo a riprendere ad alimentarsi e che l’uomo aveva deciso di interrompere, oltre a quella di cibo, anche l’assunzione di bevande;
dai dati raccolti in occasione dell’iniziativa “Ferragosto 2009 in carcere” che ha registrato la partecipazione di 165 fra parlamentari e consiglieri regionali, (dati aggiornati al 27 agosto 2009 e forniti dalla direzione stessa dell’istituto), emerge che nel carcere di Pavia vi è un esubero di 173 detenuti, un deficit di agenti penitenziari pari a 133 unità e che su un totale di 417 detenuti sono 223 quelli in attesa di giudizio;
da questi dati - sicuramente sottostimati perché un detenuto che muore in ospedale, come nel caso di Samiben Garci, non viene conteggiato fra i decessi di un istituto penitenziario - emerge inoltre che al 27 agosto erano già 53 i decessi registrati nel 2009 tra i detenuti nelle carceri italiane, dei quali 33 suicidi, e 3.974 gli atti di autolesionismo segnalati dall’inizio del 2008,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo abbia disposto una specifica indagine sul decesso del detenuto;
se al detenuto sia stata assicurata tutta l'assistenza possibile oltre che umana, competente per le sue condizioni fisiche e mentali;
se il ricovero in ospedale avrebbe potuto effettuarsi prima che le condizioni di Mbarka Samiben Garci peggiorassero in modo fatale come è avvenuto;
se, infine, il Ministro non ritenga urgente avviare un’indagine sui decessi che avvengono tra i detenuti delle carceri italiane, inclusi i suicidi, per verificarne le cause reali e scongiurarne di nuovi.