Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00858

Atto n. 3-00858 (con carattere d'urgenza)

Pubblicato il 14 luglio 2009, nella seduta n. 238
Svolto nella seduta n. 380 dell'Assemblea (13/05/2010)

CARLINO , BUGNANO , PARDI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dello sviluppo economico e per il turismo. -

Premesso che:

il 17 febbraio 1927 viene istituita con regio decreto-legge n. 226, convertito dalla legge n. 1119 del 1927, la Compagnia italiana turismo (CIT), i cui soci fondatori sono le Ferrovie dello Stato, il Banco di Napoli, il Banco di Sicilia e l’Ente nazionale per le industrie turistiche (ENIT). Il suo obiettivo è quello di promuovere l’Italia come destinazione del turismo internazionale. In Europa e nel mondo CIT è lo specialista dell’Italia e, in Italia, il primo network di agenzie turistiche. Durante i primi anni ’90 viene ulteriormente ampliato il numero di agenzie e sportelli (circa 100 in Italia e 60 all’estero); CIT è stata presente in vari Paesi europei (tra cui Regno Unito, Francia, Germania, Belgio) ed extra-europei (tra cui Stati Uniti, Australia, Brasile, Argentina); tra le agenzie in Italia c’è stata una forte presenza nei luoghi istituzionali, implant nei Ministeri e nei principali enti pubblici (tra cui Camera dei deputati, Senato della Repubblica, Agenzia delle entrate, Ministero degli affari esteri, Ministero dell'interno);

nel 1998 Gianvittorio Gandolfi - imprenditore varesino - acquista la CIT dalle Ferrovie di Stato. Dal 1998 al 2002 l’azienda inaugura un periodo di grandi investimenti, ottenendo finanziamenti da parte dello Stato. Il gruppo CIT riesce ad ottenere, attraverso le “società progetto” (società controllate da CIT), l’approvazione dei contratti di programma (ex decreto-legge n. 415 del 1992, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 488 del 1992), contributi per l’edificazione di alcune strutture alberghiere nel sud, di fatto mai costruiti, dei quali il CIPE, con delibera 23 maggio 2007, revocherà l’assegnazione;

dal 2003 fino al 2005 l’indebitamento della società è pari a 340 milioni di euro. Gli oltre 1.000 dipendenti iniziano a percepire gli stipendi in ritardo fino ad arrivare nel 2004-2005 con la mancanza di retribuzione per ben 10 mesi. L’azienda, ormai in declino, chiede ed ottiene l’intervento del Governo per evitare il fallimento;

nel marzo 2006 il tribunale fallimentare di Milano accerta e dichiara lo stato d’insolvenza della CIT e l’ammissione alla procedura straordinaria. Il Ministero dello sviluppo economico nomina l’avvocato Ignazio Abrignani commissario straordinario. Nello stesso periodo la Procura apre un’indagine per truffa, al fine di far luce su come siano stati ottenuti ed utilizzati i finanziamenti pubblici;

nel corso dell’amministrazione straordinaria si assiste all’altalenarsi nell'incarico di commissario straordinario dell’avvocato Abrignani e del professor avvocato A. Nuzzo. Il Tar di Roma assegnerà definitivamente l’incarico al professor Nuzzo. Sarà quest’ultimo che, solo dopo un anno di amministrazione straordinaria, previa l’autorizzazione dell’esecuzione del programma di cessione da parte del Ministero dello sviluppo economico, procederà, attraverso bando pubblico, alla cessione dell’azienda;

il 23 novembre 2007, il gruppo alberghiero "Soglia" rileva CIT per 120 milioni di euro. Sembrano quindi al sicuro 300 posti di lavoro. L’operazione si accompagna alla cessione del complesso turistico alberghiero di lusso di Sacca Sessola a Venezia rilevata da Aareal Bank. L’operazione prevede il sostegno finanziario al gruppo Soglia da Aareal Bank, istituto finanziario internazionale leader nel settore immobiliare. In breve, la cessione avverrà così: tutti i dipendenti ex CIT passeranno a Soglia Hotel Group srl (società composta dai soli dipendenti); i beni immobili passeranno alla società Sistema Vacanze (azienda di proprietà del gruppo Soglia Hotel SpA); l’isola di Sacca Sessola ad Aareal Bank. Peraltro, il commissario professor avvocato A. Nuzzo ha affermato come "il progetto industriale del Gruppo Soglia consenta il raggiungimento dell’obiettivo prioritario, ovvero conservare l’integrità del Gruppo”. Il gruppo Soglia si è pertanto impegnato ad assumere tutti i dipendenti CIT (rimasti in 300) ed ha assicurato la piena salvaguardia dei livelli occupazionali;

il gruppo Soglia è un’azienda a conduzione dell'omonima famiglia e il maggiore azionista, già proprietario di altre strutture alberghiere, nello stesso periodo acquista la società Pescara Calcio, partecipa alla cordata Cai-Alitalia al fianco di Colaninno;

nel dicembre 2008 il gruppo Soglia è in crisi e chiede la cassa integrazione per tutti i 300 dipendenti. In tale periodo si apprende che, nel mese di settembre, la Soglia Hotels ha ceduto le azioni della società Sistema Vacanze (proprietaria dell’immobili ex CIT) ad un fondo d’investimenti in cui uno degli azionisti risulta essere l’attuale amministratore delegato della società Soglia. A solo un anno dalla cessione il gruppo Soglia ha chiuso tutte le agenzie turistiche e i villaggi ed ha chiesto la cassa integrazione per tutto il personale ex CIT. In definitiva non ha rispettato un solo punto del piano industriale che gli ha permesso di aggiudicarsi la vendita del gruppo CIT. Il maggior azionista ha ceduto le azioni del gruppo Soglia (ex CIT) ed è quindi uscito dalla scena. La società Aareal Bank ha iniziato i lavori di ristrutturazione per il complesso alberghiero di Sacca Sessola e non ha mai partecipato a nessuno incontro ufficiale richiesto dal Ministero;

il Commissario straordinario professor avvocato Antonio Nuzzo ha iniziato una causa giudiziaria contro il gruppo Soglia per non avere rispettato gli impegni presi all’acquisizione di CIT;

considerato, inoltre, che:

i 300 dipendenti sono tutti in cassa integrazione dal 1° gennaio 2009 e da tale data i dipendenti non percepiscono retribuzioni. L’amministratore delegato nel corso di una riunione con i lavoratori ha comunicato, verbalmente, che l’azienda non ha alcuna disponibilità finanziaria ed è indebitata con i maggiori istituti di credito e, pertanto, se la situazione non cambia, nel prossimo dicembre 2009 la società andrà in fallimento o in concordato preventivo;

il Ministero dello sviluppo economico, oltre ad indire tavoli istituzionali per riunire le parti, sembra non essere intervenuto nella vicenda. Nelle innumerevoli riunioni presso il Ministero oltre al dirigente non si è mai presentata nessuna altra carica istituzionale per cercare di intervenire, bloccando la chiusura di tutte le attività;

in data 31 marzo 2009 presso il Ministero dello sviluppo economico la Soglia Hotel Group e Sistema Vacanze si impegnano a far lavorare i soli 70 dipendenti operativi presso le strutture alberghiere, per la stagione estiva in corso, dando in gestione i villaggi ex CIT;

il 21 maggio 2009 presso il richiamato Ministero le organizzazioni sindacali hanno ritenuto come l’accordo del 31 marzo 2009 non fosse più valido poiché la trattativa non sarebbe stata corretta in quanto era stato omesso l’elemento principale: le attività alberghiere verrebbero date in gestione per 12 anni. In questo caso si parla di una cessione di ramo d’azienda (art. 2112 del codice civile) dove solitamente sono compresi anche i dipendenti. La società Orovacanze non si propone di assumere personale e propone al tavolo istituzionale presso il Ministero la trasformazione, per i 70 dipendenti, del contratto da uno a tempo indeterminato in un contratto a tempo determinato per la sola stagione estiva (tre mesi);

la società Sistema Vacanze dichiara di non avere nessun obbligo nei confronti dei dipendenti. Dal contratto di cessione la società Sistema Vacanze e Soglia Hotel Group rispondono in solido per tutti i dipendenti. Insomma, ad oggi le attività sono tutte chiuse, i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni straordinaria (in data 16 giugno 2009 il Ministero del lavoro, salute e politiche sociali ha approvato la corresponsione del trattamento straordinario integrazione salariale) e le società Soglia e Sistema Vacanze concludono un contratto di affitto di gestione (ramo d’azienda) da Orovacanze per un periodo di 12 anni;

il 17 giugno 2009 presso il Ministero si è svolta un'ulteriore riunione per cercare di definire la situazione. In questo contesto la società Sistema Vacanze comunica ufficialmente che l’intesa con la società Orovacanze non ha avuto alcun esito. A questo punto le prospettive lavorative della società Soglia Hotel Group e dei suoi dipendenti sembrano svanire. Infatti le strutture (hotel-villaggi), unica fonte ancora produttiva della società Soglia, non apriranno in quanto privi di gestore, lasciando senza lavoro i dipendenti a tempo indeterminato e gli oltre 450 lavoratori stagionali determinando, così, anche danni ai territori dove sono ubicate le strutture (Basilicata, Puglia, Sicilia). In questa vicenda i dipendenti sono stati rappresentati e tutelati dalle organizzazioni sindacali intercategoriali e di categoria,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza della situazione economica in cui versa la società ex CIT;

quali iniziative urgenti intenda assumere al fine di definire una strategia volta a garantire il pieno mantenimento dei livelli occupazionali e retribuitivi dei 300 dipendenti dell'azienda, oggi in attesa della cassa integrazione e dal dicembre 2009 senza alcun tipo di protezione sociale.