Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01722
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Atto n. 4-01722
Pubblicato il 7 luglio 2009
Seduta n. 233
AUGELLO - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
con decreto legislativo n. 42 del 2004 art. 29 e 182, decreto legislativo 24 marzo 2006 n. 156 e successive modificazioni ed integrazioni, sono stati stabiliti i requisiti necessari per conseguire la qualifica di “Restauratore di beni culturali”;
con decreto del Presidente della Repubblica 34 del 25 gennaio 2000, così come modificato e integrato dal decreto del Presidente della Repubblica n. 93 del 2004, dal decreto ministeriale n. 294 del 3 agosto 2000 e dal decreto ministeriale n. 420 del 2001, l'idoneità tecnica dei soggetti qualificati ad intervenire su beni tutelati è determinata dall’indispensabile presenza di un “Restauratore di beni culturali”;
all’indomani del terremoto in Abruzzo e a tutt’oggi risulta attiva presso il centro Dicomac di L’Aquila una task force di volontari di Legambiente – Marche, Gruppo di protezione civile dei beni culturali, con precisi compiti di coordinamento delle attività di recupero e messa in sicurezza su beni culturali di altissimo valore danneggiati dal sisma;
la presenza dei volontari di Legambiente è autorizzata da una convenzione intercorsa con la Regione Marche, il dipartimento di protezione civile e lo stesso Ministero dei beni culturali nella persona dell'allora Ministro pro tempore, on. Rutelli, firmatario del protocollo;
a quanto consta all'interrogante, le squadre di Legambiente sono composte da volontari che hanno sostenuto un corso di formazione sul sistema di protezione civile dei beni culturali, ma non necessariamente da soggetti in possesso dei requisiti professionali necessari ai sensi di legge per intervenire su beni tutelati, dunque in possesso della prevista qualifica dei restauratori di beni culturali;
risulta inoltre all'interrogante che, le associazioni di categoria che operano nel settore del restauro, pur avendo presentato a titolo gratuito ed in forma volontaria dei propri elenchi di professionisti qualificati ed abilitati ad intervenire nell’ambito delle operazioni di protezione civile, così come già avvenuto per l’Umbria, sono state sconsigliate dal collaborare con il centro del Dicomac di L’Aquila a fronte della presenza operativa dei volontari di Legambiente,
si chiede di conoscere quali azioni il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per sanare la situazione e richiamare l’attenzione degli organismi preposti alla tutela sulla necessità di assicurare il doveroso controllo dei soggetti che operano sui beni culturali con delicati compiti di coordinamento anche in un regime di emergenza, nel rispetto della normativa e per la salvaguardia delle opere danneggiate che necessitano interventi che richiedono alte esperienze professionali.