Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00780

Atto n. 3-00780

Pubblicato il 27 maggio 2009
Seduta n. 217

MASCITELLI - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -

Premesso che:

è stato attuato in data 8 marzo 2007 l'accordo sul Piano di rientro sanitario della Regione Abruzzo tra il Ministro della salute, il Ministro dell'economia e delle finanze e il Presidente della Regione Abruzzo, poi recepito con delibera della Giunta regionale n. 224 del 13 marzo 2007, ai sensi dell'articolo 1, comma 180, della legge 31 dicembre 2004, n. 311, e successive modificazioni;

in data 11 settembre 2008, in base a quanto stabilito dall'art. 4 del decreto-legge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito dalla legge 29 novembre 2007, n. 222, è avvenuta la nomina del Commissario ad acta per la Regione Abruzzo, dott. Gino Redigolo, con delibera del Consiglio dei ministri;

i rapporti della Regione Abruzzo con le aziende del gruppo Angelini devono essere oggetto di una approfondita valutazione da parte della Regione stessa, con l’adozione dei provvedimenti conseguenti;

in particolare, non è più accettabile continuare a leggere dagli organi di stampa da una parte le dichiarazioni del privato, che sostiene di vantare crediti per circa 160 milioni di euro per prestazioni che si sostengono effettuate e mai liquidate e, dall’altra parte, le dichiarazioni della Regione, che sostiene di non poter pagare perché tutti i crediti sarebbero stati ceduti dal gruppo Angelini dall’Unicredit Factoring SpA;

in tale contesto è auspicabile che la Regione abbia già predisposto una approfondita relazione sullo stato dei rapporti con le strutture private del gruppo Angelini e, nel caso in cui non lo abbia ancora fatto, è assolutamente necessario che questa relazione venga predisposta in tempo utile per consentirne l’esame;

da ormai sei mesi i lavoratori del gruppo non percepiscono le retribuzioni;

la situazione delle strutture del gruppo Angelini, che sta avendo dei drammatici riflessi ai danni di centinaia di lavoratori, è ormai nota da mesi, senza che sia stata assunta alcuna concreta iniziativa per risolverla,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non intenda riferire sull'attività svolta dal Commissario ad acta al fine di una doverosa valutazione;

se le aziende del gruppo Angelini abbiano effettivamente debiti o crediti nei confronti della Regione;

nel caso in cui vantino crediti, quale sia il loro esatto ammontare; nel caso in cui siano stati ceduti ad una banca, in quale misura siano stati ceduti e sulla base di quali atti legalmente opponibili ai lavoratori dipendenti ed alla Regione;

se le aziende del gruppo Angelini, per effetto delle anomalie sino ad oggi emerse o anche per effetto di situazioni non ancora valutate, siano in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge e dai rapporti convenzionali per poter esercitare un'attività sostanzialmente pubblica, quale deve ritenersi quella connessa all'erogazione di prestazioni sanitarie in favore della comunità abruzzese;

se le anomalie sin qui rilevate dipendano dall'inadeguatezza della vigente normativa di legge e della convenzione e, in caso affermativo, quali interventi di competenza intenda operare;

quali iniziative intenda mettere in campo per presidiare il rispetto di tutti i diritti dei lavoratori del gruppo Angelini, rispetto a qualsiasi ipotesi che sarà presa in considerazione.