Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01541
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Atto n. 4-01541
Pubblicato il 21 maggio 2009
Seduta n. 212
BENEDETTI VALENTINI - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
la casa di reclusione di Maiano di Spoleto costituisce una delle maggiori e più efficienti risorse del sistema detentivo italiano, la quale potrebbe rendere risposte ancora più importanti alle esigenze nazionali se fosse dotata di personale e mezzi adeguati alle sue potenzialità;
in questo momento di variegate emergenze, si sono sviluppate comprensibili preoccupazioni circa le prospettive e gli effetti di ipotizzati trasferimenti a Spoleto di molti detenuti da altre sedi carcerarie, sia, in particolare, di detenuti sottoposti al regime dell'articolo 41-bis della legge 26 luglio 1975, n. 354 (cosiddetta legge sull'ordinamento penitenziario), da L'Aquila, sia di detenuti comuni provenienti da Poggioreale (Napoli) e da altri istituti;
la casa di reclusione di Maiano di Spoleto è stata progettata e concepita come casa di reclusione con camere detentive ad un posto e con "passeggi" adeguati ad accogliere separatamente diversi gruppi di detenuti sottoposti al citato articolo 41-bis; vi sono servizi efficienti per quanto riguarda traduzioni e videoconferenze, con dieci sale dedicate; esiste un'area riservata ed ancora più interna, adibita alla reclusione dei detenuti sottoposti al regime previsto dall'articolo 41-bis di elevata rilevanza mafiosa; il personale di custodia e sorveglianza è quasi tutto nativo o residente del comprensorio spoletino, fattore, a giudizio dell'interrogante, molto positivo sia per la qualità del servizio sia per l'attitudine a scongiurare pericoli di corruzione o concussione; è presente nel territorio il nucleo investigativo centrale (NIC) all'esterno del carcere quale servizio di sicurezza esterno, oltre alla concomitante presenza nello spoletino di strutture e relativi corpi sia del Ministero dell'interno sia della difesa;
a quanto risulta all'interrogante è prevalente l'opinione che se venissero destinate alla casa di reclusione di Spoleto contingenti di detenuti comuni, provenienti da operazioni di sfollamento di altri istituti, si creerebbe una situazione di gravissimo squilibrio per non dire di caos, posto che, per fare esempi, vi sarebbe aumento delle ore di "colloquio", un maggior carico di lavoro per tutti i servizi collegati come il sopravvitto, la cucina, la ragioneria et cetera, l'aumento delle traduzioni, la moltiplicazione dei casi di turbativa interna ed eventi critici come risse, aggressioni, atti autolesivi ed altri ancora;
è opinione generale che assai meglio verrebbe fronteggiato l'arrivo di detenuti al regime previsto dall'articolo 41-bis, sia per le esigenze differenti connesse alla loro custodia, sia perché vi sarebbe anche il personale del Gruppo operativo mobile (GOM) a gestire questa tipologia di detenuti, sol che fosse mantenuto il corretto rapporto numerico tra il personale di custodia e detenuti;
va tenuto altresì presente il prezioso rapporto funzionale con l'esistente ed operante Tribunale di Spoleto, atteso che nelle videoconferenze si impone la presenza di personale di cancelleria, oltre ai molti casi di rogatorie, per non parlare del principale Ufficio di Sorveglianza del Distretto umbro,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo, nel quadro della movimentazione della popolazione carceraria imposta dagli eventi tellurici verficatisi in Abruzzo, delle esigenze di sfollamento degli Istituti sovrappopolati e da ogni altra concomitante emergenza non ritenga opportuno destinare alla casa di reclusione di Spoleto, che presenta indubbiamente valide condizioni strutturali di accoglienza, essenzialmente e prevalentemente detenuti sottoposti al regime di cui all'articolo 41-bis;
coerentemente, ritenga giusto e indispensabile destinare al carcere di Spoleto un congruo rinforzo di agenti di Polizia penitenziaria e, con particolare urgenza, altri 30-40 agenti GOM da integrare a quelli già presenti, non che riattrarre a Spoleto tutto il personale che era stato interessato da distacchi e altre forme di applicazione in altre sedi.