Legislatura 13ª - Disegno di legge N. 3848
Azioni disponibili
SENATO DELLA REPUBBLICA
———– XIII LEGISLATURA ———–
N. 3848
DISEGNO DI LEGGE
presentato dal Ministro degli affari esteri
(DINI)
di concerto col Ministro dell'interno
(JERVOLINO RUSSO)
col Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica
(CIAMPI)
col Ministro del lavoro e della previdenza sociale
(BASSOLINO)
col Ministro della pubblica istruzione
(BERLINGUER)
col Ministro per le pari opportunità
(BALBO)
col Ministro per gli affari regionali
(BELILLO)
e col Ministro per la solidarietà sociale
(TURCO)
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 2 MARZO 1999
Disposizioni per l'organizzazione ed il finanziamento della prima Conferenza degli italiani nel mondo
- RELAZIONE
- RELAZIONE TECNICA
- DISEGNO DI LEGGE
- Art. 1. (Convocazione e scopo della Conferenza)
- Art. 2. (Comitato organizzatore)
- Art. 3. (Comitato esecutivo)
- Art. 4. (Presidenza della Conferenza. Comitato di presidenza)
- Art. 5. (Delegati e invitati alla Conferenza)
- Art. 6. (Segretariato e segretario generale della Conferenza)
- Art. 7. (Copertura finanziaria)
ONOREVOLI SENATORI. - La Commissione affari esteri del Senato ha approvato nell'ottobre 1997 e nel dicembre 1998 due ordini del giorno, con i quali si impegna il Governo ad indire ufficialmente la terza Conferenza nazionale dell'emigrazione, nella scia delle due precedenti assise svoltesi nel 1975 e nel 1988.
Il Governo ha inteso non solo recepire l'invito, ma lo ha fatto proprio, dando il segnale, sin dal cambio dell'intestazione, quale prima Conferenza degli italiani nel mondo, della nuova ottica con la quale intende guardare al complesso fenomeno che in passato veniva sintetizzato come emigrazione italiana all'estero.
La individuazione dei contenuti della iniziativa non puó infatti prescindere dalla nuova impostazione concettuale da cui il Governo muove nella definizione di una politica organica rivolta alle nostre collettività presenti in ogni parte del mondo: una impostazione che individua in essa una straordinaria risorsa del Paese, una risorsa che l'Italia deve sapere valorizzare al meglio, cogliendo tutte le potenzialità che ad essa possono venire dall'azione di comunità cosí forti, autorevoli e credibili, che rappresentano un patrimonio del passato, una opportunità del presente e una proiezione del futuro nelle nuove generazioni.
Da una parte, infatti, gli italiani nel mondo sono portatori di aspettative e titolari di diritti che in molti Paesi attendono ancora una realizzazione piena ed adeguata, ma dall'altra, essi rappresentano una formidabile risorsa del Paese che sarebbe assurdo non utilizzare nel modo piú efficace come fattore di ulteriore espansione della proiezione internazionale del nostro Paese in tutte le sue dimensioni.
Integrazione e senso di identità non sono termini alternativi ed antitetici, ma vanno visti come termini complementari di un processo di autentica crescita ed effettiva affermazione delle nostre comunità, perché la piena integrazione é oggi condizione necessaria per un esercizio pieno ed effettivo dei diritti di cittadinanza.
La cittadinanza, infatti, non é data solo dal luogo in cui si é nati, ma sempre di piú é segnata dal luogo e dallo spazio in cui un individuo vive, studia, lavora, produce, consuma, stabilisce le proprie relazioni individuali e sociali. E si é cittadini pieni e riconosciuti in quanto siano abbattute tutte le forme di separatezza, minorità o discriminazione, a vantaggio di un'integrazione piena che riconosca a ogni cittadino, nella società in cui vive, non solo la piena titolarità, ma anche l'effettivo esercizio di diritti e di doveri.
Ció non contrasta affatto con il diritto di ciascuno a coltivare ed affermare la propria identità nazionale, culturale o religiosa. Anzi, una concezione multietnica e multiculturale della società riconosce le differenze e le specificità non come occasione di conflitti, ma come fattori di ricchezza, di incontro e di crescita comune. É proprio essendo integrati che é piú facile vedere riconosciuta la propria identità, e viverla senza paura di incorrere in nuove forme di emarginazione o discriminazione.
Il senso di identità e di appartenenza, di cui giustamente vanno orgogliosi milioni di nostri connazionali nel mondo, non é dunque fondato sulla separatezza ma sulla integrazione. E anzi é proprio da una politica di integrazione che deriva anche la possibilità che la propria specifica identità venga riconosciuta, rispettata e tutelata.
Ed é, dunque, questo, il binomio a cui ha inteso ispirarsi il Governo: battersi per ottenere in ogni Paese quella piena integrazione che consenta ai nostri connazionali di godere di pari diritti e di pari opportunità, sostenere e valorizzare l'azione delle nostre comunità nell'affermazione e nel riconoscimento dell'identità culturale e nazionale italiana.
Le conclusioni della seconda Conferenza del 1988 avevano impegnato il Governo e il Parlamento a promuovere una serie di iniziative a favore dei connazionali, in particolare nei settori dell'educazione e della cultura, della stampa e dell'informazione, degli organismi rappresentativi delle collettività, della condizione della donna emigrata, sullo sfondo dell'obiettivo prioritario e tradizionale dell'esercizio del voto all'estero.
Premesso che la conclusione dell'annosa questione del "voto all'estero" continua a rappresentare un fermo impegno del Governo, nell'auspicio che essa sia positivamente risolta prima dello svolgimento della Conferenza, non puó tralasciarsi di osservare che, nei dieci anni trascorsi, in ciascuno dei settori sopracitati si é registrato un concreto seguito operativo. Basti pensare, in primo luogo, alla costituzione nel 1991 del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE), di cui anzi nell'ottobre del 1998 si é compiuto il rinnovo in base alla legge di riforma dell'organismo adottata nel giugno dello stesso anno. Vanno poi ricordate la Conferenza di Montecatini nel marzo 1996 su lingua e cultura italiana, il Convegno internazionale di Milano sulla politica dell'informazione italiana nel mondo del dicembre 1996 nonché, da ultimo, il Seminario sulle donne in emigrazione, organizzato nel novembre 1997 congiuntamente dal Ministero degli affari esteri, dal Dipartimento per le pari opportunità e dal CGIE.
Esaurita ormai tale fase, la nuova Conferenza darà certo spazio ad un bilancio delle iniziative sinora assunte, ma soprattutto sarà l'occasione per una piena valorizzazione di ció che gli italiani nel mondo oggi sono. Si parla di milioni di uomini e donne cittadini italiani o discendenti di cittadini italiani, che hanno fornito un loro originale e sostanziale apporto alla crescita economica, allo sviluppo sociale, alla espansione culturale dei Paesi che li hanno accolti. La Conferenza rappresenterà quindi anche una sorta di "vetrina" dei traguardi raggiunti dagli italiani nel mondo: saranno perció chiamati a parteciparvi non solo i rappresentanti delle nostre comunità di tutti i Paesi del mondo e gli esponenti dell'associazionismo sociale, religioso, politico, ma anche le principali personalità di origine italiana che nel mondo politico, economico, della scienza, della cultura hanno conquistato posizioni di eccellenza e che costituiscono la piú significativa testimonianza del contributo che i nostri connazionali hanno saputo recare al raggiungimento di traguardi di civiltà e di progresso nelle tante società di accoglimento.
Si tratta di un obiettivo ambizioso e particolarmente "alto", per il raggiungimento del quale il Governo é fortemente impegnato e di cui il presente disegno di legge costituisce il presupposto necessario.
In questo contesto, si é delineata una possibile iniziativa, con una prospettiva piú mirata, ma non per questo meno alta e significativa, di promuovere nel corso del 1999 un incontro a Roma dei parlamentari di origine italiana provenienti da diversi Paesi nel mondo intero.
Dalla prima ricognizione compiuta dalla rete diplomatico-consolare emerge una realtà composita, ma soprattutto un dato numerico (circa 300 parlamentari di origine italiana) che impone una riflessione sulle cui conclusioni il Parlamento sarà tempestivamente informato.
Il disegno di legge in esame si compone di sette articoli. Il primo indice la Conferenza, la cui data verrà fissata, entro il 30 giugno 2000, con decreto del Ministro degli affari esteri, e ne fissa gli scopi. Esso mira a consentire alla Conferenza, da un lato, di passare in rassegna le problematiche tradizionali del mondo emigratorio, e dall'altro, di contribuire a meglio delineare le nuove politiche volte alla piena valorizzazione del patrimonio rappresentato dagli italiani nel mondo, con particolare attenzione alle nuove generazioni.
All'articolo 2 é prevista la costituzione di un comitato organizzatore. Di esso si indicano i componenti, sulla base di una ripartizione ispirata a quella del comitato organizzatore del 1988, ed i compiti, tra cui di particolare rilievo l'organizzazione di riunioni preparatorie della Conferenza, incluse le preconferenze continentali da tenersi in Europa, nell'America del Nord, nell'America del Sud e in Australia, e quella dei Parlamentati di origine italiana.
Con l'articolo 3 si prevede che il comitato organizzatore costituisca al proprio interno un comitato ristretto, col compito di preparare il lavoro e di vigilare sull'attuazione delle decisioni. Ad esso spetta altresí di impartire direttive per l'assunzione degli impegni di spesa.
L'articolo 4 concerne la presidenza della Conferenza. Accanto al presidente (il Ministro degli affari esteri o, per sua delega, il Sottosegretario di Stato per le questioni attinenti all'emigrazione) é previsto che operi, nei giorni di svolgimento della Conferenza, un comitato di presidenza composto dal segretario generale del CGIE, dal presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, dai Ministri interessati alla Conferenza e dai rappresentanti delle regioni.
L'articolo 5 riguarda l'individuazione dei partecipanti alla Conferenza, affidata alla delibera del comitato organizzatore.
L'elemento innovativo é costituito dalla specifica menzione, fra i partecipanti, di personalità italiane e di origine italiana che nei settori della politica, dell'economia, delle scienze e della cultura hanno raggiunto posizioni preminenti nei rispettivi Paesi di residenza, e dalla rappresentanza assicurata alla componente femminile e a giovani imprenditori, professionisti o anche studenti di origine italiana.
L'articolo 6 prevede la costituzione di un segretariato della Conferenza, dotato di collaboratori tecnici e guidato da un segretario generale. Quest'ultimo, funzionario della carriera diplomatica di grado non inferiore a ministro plenipotenziario, é designato con decreto del Ministro degli affari esteri, sentito il presidente del comitato organizzatore, e svolge, in qualità di funzionario delegato, tutte le funzioni di carattere organizzativo, in attuazione delle direttive del comitato ristretto. Esso é coadiuvato ed eventualmente sostituito da un vice segretario generale.
L'articolo 7 stanzia le somme necessarie per lo svolgimento della Conferenza. Quanto all'ammontare, é prevista una spesa complessiva di lire 9.400.000.000 cui si farà fronte mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 1999-2001, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente "Fondo speciale" dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l'anno 1999, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento riguardante il Ministero degli affari esteri.
L'esperienza delle precedenti Conferenze consente di identificare le principali voci di spesa. Esse concerneranno la retribuzione degli esperti e collaboratori assunti a norma dell'articolo 6 della legge (fino a sei elementi, a seconda delle necessità), le spese per le missioni e all'estero dei membri del segretariato, le spese per la predisposizione della documentazione preliminare della Conferenza (quattro-cinque i volumi previsti), le spese per l'organizzazione delle riunioni preparatorie continentali, e dei parlamentari di origine italiana, i rimborsi per la partecipazione alle riunioni del comitato organizzatore e del comitato ristretto, le spese di cancelleria, le altre spese organizzative e varie. Nella fase finale, alle voci predette si aggiungeranno quelle ben piú rilevanti relative all'organizzazione della Conferenza vera e propria, al viaggio ed al soggiorno dei delegati, alla pubblicazione degli atti della Conferenza.
Il testo del presente disegno di legge ricalca sostanzialmente quello elaborato per altre analoghe iniziative.
É intendimento del Ministro presentare quanto prima un provvedimento quadro riguardante indizione di conferenze, presidenze di organismi comunitari ed altri appuntamenti internazionali, dettandone le sole caratteristiche essenziali e la copertura di spese e prevedendo la delegificazione per quanto riguarderà l'applicazione e la realizzazione delle varie iniziative, nello spirito di semplificazione che sta investendo tutti i settori della pubblica Amministrazione.
RELAZIONE TECNICA
Le spese previste per lo svolgimento della prima Conferenza degli italiani nel mondo possono suddividersi in due categorie, la prima relativa al viaggio ed al soggiorno dei delegati ed invitati, la seconda ai costi di organizzazione della Conferenza, ivi incluse le retribuzioni a vario titolo del personale dell'istituendo segretariato generale.
1) Viaggi e soggiorno dei delegati ed invitati:
a) delegati e invitati provenienti dall'estero.
Il numero dei partecipanti provenienti dall'estero, di cui all'articolo 5 del disegno di legge, é quantificato in 1070 unità, cosí distribuito: 250 rappresentanti dei Comites (Comitati degli italiani all'estero), 50 membri del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE) sui 65 componenti l'organismo, considerato che alcuni di essi sono presenti anche nei Comites, 200 rappresentanti delle associazioni italiane all'estero, 200 personalità italiane e di origine italiana che hanno raggiunto posizioni di preminenza nei Paesi di residenza, 100 rappresentanti delle nuove generazioni, 200 Parlamentari di origine italiana nonché altre 70 persone invitate sulla base del programma definitivo.
La spesa per tale categoria é stimata in lire 5.992.000.000, in cifra tonda lire 6.000.000.000, tenuto conto di un costo medio di lire 5.600.000 pro capite , di cui lire 1.600.000 per 4 giorni di riunione (sulla base di un costo medio giornaliero di lire 400.000) e lire 4.000.000 di media per il viaggio aereo;
b) delegati e invitati residenti in Italia.
Il numero di partecipanti residenti in Italia é quantificato in 200 unità, in rappresentanza delle associazioni, o loro federazioni, e invitati a vario titolo operanti nel campo dell'emigrazione.
La spesa per tale categoria é stimata in lire 420.000.000, considerando un costo medio di lire 2.100.000 pro capite , di cui lire 1.600.000 per 4 giorni di riunione e lire 500.000 di media per il viaggio;
c) partecipazioni di delegati alle preconferenze continentali.
Ai sensi del comma 4 dell'articolo 2 del disegno di legge, é previsto lo svolgimento di quattro preconferenze continentali, da tenersi rispettivamente in Europa, America del Nord, America del Sud ed Australia, ove partecipano 200 unità per ciascuna area, per un totale di 800 partecipanti.
Viene pertanto prevista la spesa di lire 2.040.000.000, cosí ripartite: lire 840.000.000 per il costo del soggiorno (3 giorni x 350.000 x 800) e lire 1.200.000.000 per spese di viaggio (1.500.000 x 800).
2) Spese di organizzazione della Conferenza
Tali spese includono le retribuzioni degli esperti e collaboratori assunti in via temporanea ai sensi dell'articolo 6 del disegno di legge (fino a sei elementi, a seconda delle necessità), le spese per le missioni e all'estero dei membri del segretariato, le spese per la predisposizione della documentazione preliminare della Conferenza, i rimborsi per la partecipazione alle riunioni del comitato organizzatore e del comitato ristretto, le spese di cancelleria, la pubblicazione degli atti della Conferenza, le altre spese organizzative e varie.
Il costo delle spese sopraindicate é stimato in lire 949.000.000, cosí suddiviso:
assunzione di n. 6 elementi con contratto temporaneo per un anno: lire 6.000.000 per 6 unità per 12 mesi = lire 432.000.000;
missioni all'estero dei membri del segretariato: sulla base del precedente calcolo (punto 1.c) lire 350.000 per spese di soggiorno per 3 giorni piú lire 1.500.000 per spese di viaggio = lire 2.550.000 x n. 32 unità = lire 81.600.000, in cifra tonda lire 82.000.000;
rimborsi per partecipazione alle riunioni del comitato organizzatore e del comitato esecutivo:
spese di soggiorno: lire 400.000 per 100 giorni per uomo-riunione = lire 40.000.000;
spese di viaggio: membri dall'estero (50 viaggi x 2.500.000) lire 125.000.000;
spese di pubblicazione della documentazione preliminare e degli Atti della Conferenza: n. 600 copie x 1.000 pagine = 600.000 pagine al costo medio lire 200, spesa totale lire 120.000.000;
spese di cancelleria: lire 50.000.000.
spese organizzative (postali, telefoniche, telegrafiche) e di cerimoniale: lire 100.000.000.
RIEPILOGO DELLE SPESE
Porzione di testo non disponibile |
DISEGNO DI LEGGE |
Art. 1. (Convocazione e scopo della Conferenza) 1. É indetta la prima Conferenza degli italiani nel mondo, con lo scopo di condurre un'analisi dell'azione svolta dall'Italia in favore delle proprie collettività all'estero, al fine di verificarne la rispondenza alle esigenze tradizionali e alle nuove aspettative intervenute successivamente alla seconda Conferenza nazionale dell'emigrazione. La Conferenza ha altresí il compito di delineare una politica che alla piena valorizzazione del patrimonio storico, economico e culturale rappresentato dagli italiani nel mondo, unisca una particolare attenzione alle problematiche di interesse delle nuove generazioni. |
Art. 2. (Comitato organizzatore) 1. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri, é costituito un comitato organizzatore della Conferenza, presieduto dal Sottosegretario di Stato agli affari esteri delegato per le questioni attinenti all'emigrazione, e composto da: a) cinque membri per ciascuno dei rami del Parlamento, designati dai Presidenti delle rispettive Camere tra i membri delle Commissioni permanenti competenti nella materia; 2. I rappresentanti di cui alle lettere e) , f) , g) e h) del comma 1 sono designati su richiesta del Ministro degli affari esteri. |
Art. 3. (Comitato esecutivo) 1. Il comitato organizzatore di cui all'articolo 2 nomina tra i suoi membri un comitato esecutivo, presieduto dal presidente del comitato organizzatore stesso o da altro membro da lui delegato e composto da: a) tre rappresentanti del Parlamento; 2. Il comitato esecutivo ha il compito di preparare il lavoro del comitato organizzatore e di vigilare sull'attuazione delle decisioni adottate. |
Art. 4. (Presidenza della Conferenza. 1. La Conferenza é presieduta dal Ministro degli affari esteri, o dal Sottosegretario di Stato agli affari esteri delegato per le questioni attinenti all'emigrazione, coadiuvato da un comitato di presidenza composto dal segretario generale del CGIE, dal presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, o suo delegato, dai Ministri di cui alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 2, o da Sottosegretari di Stato da loro delegati, e da un rappresentante delle regioni designato dalla Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo n. 281 del 1997. |
Art. 5. (Delegati e invitati alla Conferenza) 1. Il numero dei delegati e degli invitati é fissato con delibera del comitato organiz zatore di cui all'articolo 2, cui spetta di decidere i criteri di ripartizione tra estero e Italia e tra i vari Paesi, nonché il numero delle designazioni da effettuarsi rispettivamente dai comitati degli italiani all'estero e dalle associazioni, o loro federazioni, operanti nel campo dell'emigrazione. |
Art. 6. (Segretariato e segretario generale 1. É istituito il segretariato della prima Conferenza degli italiani nel mondo. |
Art. 7. (Copertura finanziaria) 1. É autorizzata la spesa di lire 3.200 milioni nell'anno 1999 e di lire 6.200 milioni nell'anno 2000, per l'organizzazione e lo svolgimento della prima Conferenza degli italiani nel mondo. |