Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01352
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Atto n. 4-01352
Pubblicato il 1 aprile 2009
Seduta n. 185
MOLINARI - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -
Premesso che:
con l'entrata in vigore del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 156, recante disposizioni correttive ed integrative al Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, è stato stabilito che la qualifica professionale di restauratore di beni culturali può essere acquisita attraverso un percorso di studi definito e riconosciuto (articolo 29 del decreto legislativo n. 42 del 2004);
a norma dell'articolo 182 del Codice dei beni culturali, in via transitoria la qualifica di restauratore di beni culturali può essere acquisita attraverso il riconoscimento operato dal Ministero per i Beni e le attività culturali, previo accertamento del possesso di determinati requisiti. Essi derivano da un percorso di studi o di formazione determinato, da un'attività lavorativa certificata da autorità competenti, oppure, ancora, dal superamento di un esame abilitativo i cui criteri di svolgimento devono essere stabiliti per decreto del Ministro;
i decreti ministeriali necessari a dare attuazione alle previsioni del succitato articolo 29, che dovrebbero definire sia i profili di competenza del restauratore e delle figure complementari, sia i criteri e livelli qualitativi richiesti per l'insegnamento del restauro, sia i requisiti richiesti alle scuole di alta formazione per l'insegnamento del restauro, non sono ancora stati emanati; e altrettanto è per i decreti ministeriali di cui all'art. 182, relativi all'esame professionale abilitativo per i restauratori e all'istituzione del Registro nazionale della professione,
si chiede di sapere:
se e quali urgenti iniziative il Ministro in indirizzo intenda porre in essere al fine di rendere pienamente operative le previsioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio relative alla figura del restauratore di beni culturali;
se e in quali tempi, in particolare, intenda adottare i decreti ministeriali previsti agli articoli 29 e 182 del Codice, mettendo fine ad una situazione di poca chiarezza e permettendo infine un adeguato riconoscimento professionale ai restauratori di beni culturali.