Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01314
Azioni disponibili
Atto n. 4-01314
Pubblicato il 24 marzo 2009
Seduta n. 179
POLI BORTONE - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -
Premesso che:
il Governo sta giustamente approvando provvedimenti volti a razionalizzare le spese, a partire dalle istituzioni e dalle pubbliche amministrazioni in generale;
il Ministero dell’agricoltura continua nella sua attività come Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali pur essendo stata prevista la sua soppressione per referendum;
nonostante le competenze in materia agricola siano ormai quasi esclusivamente delle Regioni, il Ministero, lungi dal ridurre le spese, ha addirittura aumentato nel tempo i centri di spesa tanto che: a) nel periodo precedente gli anni '70, pur avendo competenze anche nel settore alimentazione e bonifiche, aveva in organico sette direttori generali; b) nel 1998-99 si è giunti a due capi dipartimento ed otto dirigenti generali; c) negli anni 2001-2005 si è ulteriormente avuto un incremento dei livelli dirigenziali fino ad arrivare a quattro capi dipartimento ed 11 dirigenti generali;
anche per gli enti e le società controllate vi è stato un notevole incremento tanto che da sette nell’anno 2000 si è passati a 18 negli anni 2001-2005 e poi 17 per la soppressione di Enoteca Italia;
ad esempio, l'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), titolare del complesso delle attività attualmente svolte dalla società Agecontrol, potrebbe assorbire Agecontrol;
altre partecipazioni dell’AGEA, quali quella nella società Agripart S.p.A., in Telaer e nel consorzio Coanan Scarl, devono, a giudizio dell'interrogante, essere dismesse in quanto non strategiche;
le funzioni di gestione del Sistema informativo agricolo nazionale devono essere ricondotte complessivamente all’interno dell’AGEA;
dalla fusione di INEA ed ISMEA deriverebbero indubbi minori costi a carico della spesa pubblica, anche perché nel nuovo ente dovrebbero entrare Agripart, Istituto sviluppo agroalimentare S.p.A. e Buonitalia S.p.A.;
il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura potrebbe agevolmente trovare corretta collocazione all’interno del Consiglio nazionale delle ricerche,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga di dover affrontare l’esigenza di riforma della pubblica amministrazione operante nel settore dell’agricoltura attraverso un significativo e profondo riordino della struttura ministeriale e degli enti collegati, anche in rapporto alle modifiche costituzionali apportate dalla legge costituzionale n. 3 del 2001 e dalle relative disposizioni attuative di cui alla legge n. 131 del 2003 finalizzate alla pressoché completa regionalizzazione dell’agricoltura;
se, infine, non ritenga che, alla luce delle richiamate leggi, il dicastero agricolo debba svolgere esclusivamente attività di indirizzo, coordinamento e controllo, sul piano interno, nonché di esercizio delle competenze internazionali e comunitarie, con una connotazione particolarmente snella.