Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00516
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Atto n. 3-00516 (in Commissione)
Pubblicato il 3 febbraio 2009, nella seduta n. 140
BERSELLI - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
il Tribunale di Bologna ha attualmente un organico composto da 72 magistrati, compresi il Presidente del Tribunale e 10 Presidenti di Sezione;
risultano assegnati al settore civile 35 magistrati, compreso il Presidente del Tribunale e 34 magistrati al settore penale, di cui 11 alla sezione GIP/GUP;
attualmente l’organico presenta una scopertura di tre Presidenti di Sezione (uno al penale e due al civile) e di tre giudici (uno al civile e due al penale). Alcuni magistrati sono in via di tramutamento da un Ufficio all’altro del Tribunale per ultradecennalità;
la pianta organica è composta altresì da 16 giudici onorari aggregati, di cui solo uno è attualmente in servizio essendosi ormai quasi azzerato l’arretrato, e 36 giudici onorari di tribunale di cui ben 13 posti sono attualmente vacanti;
il modulo organizzativo, il cui assetto è consolidato da tempo, prevede: quattro sezioni civili, una sezione agraria, una sezione lavoro, una sezione specializzata in materia industriale ed intellettuale, oltre alla sezione stralcio; tre sezioni penali, di cui una destinata esclusivamente al riesame, oltre ad una sezione GIP/GUP. Compongono l’ufficio le due sezioni distaccate di Imola, cui sono assegnati due magistrati e di Porretta Terme, cui è assegnato un unico magistrato;
il Tribunale di Bologna ha, inoltre, competenza distrettuale per tutta l’Emilia-Romagna, essendo sede del Tribunale della libertà e bidistrettuale (Emilia-Romagna e Marche) per le controversie relative alla proprietà industriale e intellettuale. Essendo Bologna sede della Direzione distrettuale antimafia, l’Ufficio G.I.P./G.U.P. del Tribunale ha anche competenze distrettuali in questo particolare settore;
le tabelle di organizzazione del Tribunale di Bologna per il triennio 2006-2008 sono state approvate all’unanimità dal Consiglio superiore della magistratura nella seduta del 21 gennaio 2009;
il Tribunale di Bologna ha visto negli ultimi anni un costante e progressivo aumento delle sopravvenienze di tutti gli affari civili e penali con conseguente aumento delle pendenze e dei tempi di durata dei processi, nonostante l’impegno dei magistrati dimostrato dal sempre maggiore numero di procedimenti definiti. I dati statistici comprovano in maniera indiscutibile che questa tendenza è praticamente inarrestabile;
ciò è dovuto ad una molteplicità di fattori, primo fra i quali l’inadeguatezza degli organici dei magistrati e la carenza di personale amministrativo che si fa sentire in maniera sempre più grave;
particolarmente sottodimensionato è l’organico del Tribunale di Bologna, in relazione al carico di lavoro che deve smaltire, dovuto ad un aumento delle sopravvenienze per magistrato superiore a quello che si verifica in sedi di Tribunali capoluogo di distretto che pure hanno una dotazione di organico sensibilmente superiore;
il riferimento comparativo è con il Tribunale di Firenze che, pur avendo una sopravvenienza di affari per magistrato inferiore a quello di Bologna, ha tuttavia 80 magistrati in pianta organica a fronte dei 72 in pianta organica presso il Tribunale di Bologna;
se si esaminano i dati statistici ufficiali forniti dalla Commissione flussi relativi agli anni 2006 e 2007 - gli unici completi attualmente disponibili - emergono con chiarezza i seguenti dati: nel 2006 il numero di procedimenti sopravvenuti per magistrato al Tribunale di Bologna è stato pari a 927 a fronte dei 849 sopravvenuti presso il Tribunale di Firenze; nel 2007 il numero di procedimenti sopravvenuti per magistrato al Tribunale di Bologna è stato pari a 908 a fronte degli 861 procedimenti sopravvenuti presso il Tribunale di Firenze,
va inoltre rilevato che in alcuni settori chiave, quali il settore GIP/GUP ed il settore "riesame", le sopravvenienze globali del Tribunale di Bologna, intese come numero di procedimenti, sono drasticamente più elevate rispetto a quelle del Tribunale di Firenze. Nel 2006 all’Ufficio GIP/GUP di Bologna sono sopravvenuti 22.894 procedimenti nei confronti di noti a fronte di 16.520 procedimenti sopravvenuti all’Ufficio GIP/GUP di Firenze;
nel settore “riesame” la sproporzione è altrettanto evidente: nel 2006, 2.530 misure cautelari (fra reali e personali) sopravvenute al Tribunale di Bologna a fronte delle 1.795 sopravvenute nel medesimo periodo al Tribunale di Firenze; nel 2007, 2.629 misure cautelari sopravvenute al Tribunale di Bologna a fronte delle 1.923 sopravvenute al Tribunale di Firenze; nel 2008, in base ai dati acquisiti dal Tribunale distrettuale della libertà di Bologna, 3.036 procedimenti sopravvenuti (2.787 misure cautelari personali e 249 misure cautelari reali) al Tribunale di Bologna a fronte di 1.809 procedimenti sopravvenuti (1.651 misure cautelari personali e 158 misure cautelari reali) al Tribunale di Firenze con una differenza percentuale fra le sopravvenienze dei due Uffici pari al 40,42 per cento;
non si può affermare che il Tribunale di Bologna lavori meno di quello di Firenze, in quanto anche il numero di procedimenti definiti per magistrato è superiore a Bologna rispetto a Firenze (871 procedimenti definiti pro capite a Bologna nel 2006 a fronte degli 825 definiti a Firenze; 852 procedimenti definiti pro capite a Bologna nel 2007 a fronte degli 825 definiti a Firenze);
la situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che presso il Tribunale di Bologna, per quanto riguarda il personale amministrativo, a fronte di una pianta organica che prevederebbe 260 unità in servizi, ve ne sono solo 206, con una scopertura di ben 54 unità;
è pertanto necessario ed urgente che si determini quanto meno un riequilibrio fra il numero di magistrati in organico presso il Tribunale di Bologna e quelli in organico presso il Tribunale di Firenze, portando l’organico dell’Ufficio bolognese allo stesso livello di quello dell’Ufficio fiorentino, aumentando cioè il numero di magistrati in organico presso il Tribunale di Bologna da 72 a 80, così come previsto per il Tribunale di Firenze,
si chiede di sapere quale sia il pensiero del Ministro in indirizzo in merito a quanto sopra esposto e quali urgenti iniziative intenda porre in essere per risolvere i problemi di organico del Tribunale di Bologna, portandolo almeno allo stesso livello di quello di Firenze.