Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03450
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Atto n. 4-03450
Pubblicato il 28 novembre 2002
Seduta n. 287
SODANO TOMMASO. - Ai Ministri delle attività produttive e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
il 9 maggio del 1999 il quotidiano “Il Golfo” pubblicava un articolo in cui si denunciavano lavori alle strutture di amianto della centrale ENEL di Via Jasolino ad Ischia senza che i residenti della zona fossero stati avvisati;
di tale denuncia l’ENEL riteneva responsabile, pur senza prove, il giornalista Gennaro Romano, dipendente dell’ENEL dal 1975 e collaboratore del quotidiano “Il Golfo”;
da quel momento, infatti, iniziava una evidente, a parere dell’interrogante, criminalizzazione, con richiami e sanzioni ingiustificate, nei confronti di Gennaro Romano;
il giorno venerdì 25 febbraio 2000, si presentavano a casa di Gennaro Romano due dipendenti dell’ENEL di Napoli, Luigi Saviano e Gioacchino D’Antò, per una verifica al contatore;
dopo aver bloccato con propri piombi la supercalotta del contatore, sospendevano le operazioni per riprenderle il lunedì successivo, 28 febbraio;
il 25 febbraio il Romano veniva denunciato per furto di energia elettrica presso la stazione dei carabinieri di Forio;
il 26 febbraio, su richiesta di Gennaro Romano, l’Ing. Giuseppe Castagna eseguiva una perizia giurata al misuratore che, rilasciata in data 1/3/2000, asseverata, attestava: “il misuratore ENEL non presenta alcuna forma di manomissione nella piombatura”;
il 28 febbraio veniva svolta la verifica al misuratore dai due dipendenti Saviano e D’Antò e da Giovanni Del Prete; dal verbale di verifica emerse che:
1) il misuratore non presentava alcuna forma di manomissione e registrava regolarmente il consumo;
2) i piombi del misuratore erano quelli regolarmente installati all’atto della posa del misuratore 20 anni prima con la dicitura n. 148 e non presentavano alcuna manomissione – come da perizia asseverata ;
3) il personale verificatore dell’ENEL sostenne che i piombi, pur essendo regolarmente pressati, erano stati aperti, sfilati e poi richiusi;
a conclusione della verifica, il misuratore oggetto di verifica - matr. 3417 - venne ritirato, e non lasciato sul posto a disposizione dell’autorità giusdiziaria come prassi, in sostituzione fu installato un nuovo misuratore del tipo integrale – matr. 9358 – che registrava gli stessi kwh annui del misuratore oggetto di verifica;
nei primi giorni di marzo, al Romano perveniva una lettera anonima, datata 28 febbraio 2000, che gli annunciava il suo possibile licenziamento;
il 24 marzo, senza preavviso e con trattamento di fine rapporto, al Romano veniva comunicato il licenziamento;
a seguito della denuncia dell’ENEL, su disposizione del Procuratore dott. Santulli, venivano eseguite due perquisizioni all’abitazione del Romano, a cura dell’ENEL (dallo stesso personale che aveva eseguito la verifica) e deicarabinieri, una in data 10 aprile e l’altra in data 23 maggio, per verificare gli impianti elettrici dell’abitazione collegati al misuratore, elettrodomestici e lampade, al fine di quantificare il reale consumo che il misuratore “incriminato” doveva registrare;
dai riscontri emerse che i kw registrati dal misuratore erano quelli effettivamente consumati, tant’è che l’ENEL, che accusava il proprio dipendente di furto di energia, non ha potuto richiedere il pagamento della differenza dei kw, come avviene per prassi nei casi di furto di energia;
il dott. Santulli, letti i verbali di ENEL e carabinieri, che asserivano la regolarità dei consumi registrati dal misuratore, disponeva l’archiviazione dell’accusa di furto in data 17/11/200, confermata in data 29/05/2001 dal GIP, dott.ssa Anna Di Mauro;
a seguito dell’archiviazione il Romano chiedeva all’ENEL la sua riassunzione, essendo venute meno le ragioni che avevano determinato il licenziamento;
a tutt’oggi, la sua richiesta di reintegro inspiegabilmente non ha ottenuto risposta, ma non solo: gli è stata anche sospesa l’erogazione dell’assegno di mantenimento stabilito dal nuovo contratto di lavoro e confermato dal Giudice del Lavoro:
si chiede di sapere se non si ritenga di dover intervenire presso la direzione del personale dell’ENEL per stabilire l’immediato reintegro del signor Romano, il quale, oltre ad aver ampiamente dimostrato l’infondatezza delle accuse mossegli dall’ENEL, ha subito un gravissimo danno economico e morale.