Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02913

Atto n. 4-02913

Pubblicato il 17 settembre 2002
Seduta n. 234

PACE. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. -

Premesso:

            che con decreto del Ministro dell’ambiente 29 marzo 1996 è stata istituita la riserva naturale statale del «Litorale romano»;

            che tale riserva naturale statale è caratterizzata da un sistema vario ed eterogeneo di biotopi, quali dune costiere, boschi e macchie di sclerofille sempreverdi, boschi planiziari, zone umide ed ambienti fluviali, notevoli per la ricchezza e le peculiarità adattative della flora e della fauna ospitate e che costituiscono inoltre l’habitat di numerose specie animali;

            che le predette aree naturali protette sono inserite nel paesaggio agrario della bonifica di Maccarese ed Ostia, i cui caratteri di vasto comprensorio agroforestale, oltre a delineare un quadro di indubbio valore storico testimoniale, assumono una particolare importanza ecologica in quanto assicurano la connessione tra le aree naturalisticamente pregiate;

            che nel territorio della riserva è presente un eccezionale patrimonio archeologico che ha le sue principali emergenze nei siti paleolitici, nelle vestigia di Ostia Antica, nel Porto di Traiano, nel Porto di Claudio e nella via Severiana;

            che è rilevante il valore naturalistico ed ecologico dei lembi residui degli ecosistemi planiziari del delta tiberino e del litorale romano i quali, assieme ai contigui territori agricoli, costituiscono un unico valido sistema ecologico, da salvaguardare nell’integrità e nelle interconnessioni;

            che nel perimetro della riserva naturale statale del «Litorale romano» rientra la zona di Capocotta dove sono soliti svolgersi raduni notturni che determinano un uso improprio della zona dunale protetta della riserva, rappresentando così un pericolo per la naturalità dei siti;

            che l’art. 5 del decreto ministeriale istitutivo della riserva naturale statale del «Litorale romano» prevede che la gestione della riserva sia affidata ai comuni di Roma e Fiumicino per le aree di rispettiva competenza e che a tal fine il Ministro dell’ambiente stipuli entro sessanta giorni dall’entrata in vigore di tale decreto una apposita convenzione con entrambi i comuni che dovrà garantire la unitarietà di gestione;

            che l’art. 6 del decreto ministeriale in questione stabilisce che, ai fini della gestione della riserva, i comuni di Roma e Fiumicino redigano entro sei mesi dalla stipula della convenzione in oggetto il piano di gestione ed il relativo regolamento attuativo che sono adottati dal Ministero dell’ambiente;

            a distanza di sei anni dall’entrata in vigore del decreto ministeriale istitutivo della riserva naturale statale del «Litorale romano» non esiste ancora un ente gestore, così come non è stato presentato, dai comuni di Roma e Fiumicino, un piano di gestione per le aree di rispettiva competenza, come invece prescritto nel decreto ministeriale,

        si chiede di sapere quali provvedimenti si intenda adottare al fine di dare attuazione alle norme previste nel decreto istitutivo della riserva naturale statale del «Litorale romano».