Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00104
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Atto n. 4-00104
Pubblicato il 4 luglio 2001
Seduta n. 10
RIPAMONTI. - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e per la funzione pubblica e per il coordinamento dei Servizi di informazione e sicurezza. -
Premesso che:
in molti istituti scolastici, in varie località del paese, si sono determinati elementi di tensione, causati dalle nuove norme che hanno previsto il trasferimento alle scuole del personale addetto ai servizi, in particolare di quelli che realizzano il servizio di pulizie, qualora dipendenti degli Enti locali, in contraddizione all’espletamento di tali servizi in regime di appalto esterno; l’articolo 8 della legge n. 124 del 1999 attribuisce l’autonomia agli Enti locali e alle direzioni didattiche; il decreto ministeriale della pubblica istruzione n. 184 del 1999 riguarda anche il trasferimento del personale già definito «personale di supporto scolastico» dagli Enti locali alle scuole; il personale ATA trasferito dagli Enti locali alle scuole, congiuntamente a quello scolastico, già adibito a mansioni scolastiche, non è in grado di garantire lo svolgimento dei servizi di pulizia, per numero, fungibilità delle mansioni, eccetera, in quanto per tanta parte tale servizio era precedentemente affidato in appalto ad imprese private; il personale occupato presso le imprese affidatarie è costituito in prevalenza da personale femminile, che svolge la propria attività con orari ridotti, in certi casi pari al 50 per cento ma nella maggioranza dei casi e quale media del settore si è sotto le 20 ore settimanali; l’applicazione della legge di cui sopra ha determinato, sull’intero territorio nazionale, migliaia di licenziamenti per il mancato rinnovo degli appalti in essere e scaduti il 30 giugno 2000; nel settore degli appalti di pulitura le norme di legge non prevedono la possibilità di utilizzare ammortizzatori sociali; positiva soluzione, a seguito di una apposita norma nella legge finanziaria 2001, hanno trovato le questioni relative ai lavoratori dei progetti di lavori socialmente utili e ai lavoratori precari della scuola mediante le intese sottoscritte presso il Ministero della pubblica istruzione; gli unici lavoratori che – nella loro maggioranza – non avrebbero trovato positive risposte e garanzie occupazionali, in conseguenza della mancata conferma dello svolgimento del servizio in regime di appalto, sono quelli dipendenti dalle imprese di pulizia già impiegati presso le scuole; solo parte degli appalti sono stati prorogati fino al 30 giugno 2001 (in particolare trattasi di quelli sottoscritti dagli Enti locali e che prevedevano la scadenza del 31 dicembre 2000); non essendo tale indicazione di proroga vincolante per i dirigenti scolastici si sono verificate alla fine dello scorso anno scolastico procedure di licenziamenti collettivi; in data 15 marzo 2001 presso il Ministero della pubblica istruzione si sono incontrati i rappresentanti del Ministero stesso, quelli del Ministero del lavoro ed i rappresentanti sindacali CGIL-CISL-UIL confederazioni e di categoria della scuola e delle imprese di pulizie e i rappresentanti della CONF.SAL e dello SNALS. In tale sede, per quanto concerne i contratti di appalto di cui sopra, il Ministero della pubblica istruzione ha comunicato di essere impegnato con il Ministero dell’interno ed il Ministero del tesoro nel reperimento delle risorse necessarie a garantire la continuità dei servizi e a causa degli esigui tempi tecnici il Ministero si sarebbe orientato per una ulteriore proroga; in particolare, in data 9 maggio 2001 si è svolto presso la Direzione generale della Lombardia, Ministero della pubblica istruzione, un incontro tra Organizzazioni sindacali, Scuola, Commercio e Confederali CGIL-CISL-UIL e l’Amministrazione rappresentata dal Dr. Zenga, sul problema della proroga degli appalti di pulizie in corso da parte delle scuole per l’anno scolastico 2001/2002 e in generale sulle prospettive future del settore; in quella sede, per l’immediato, è stata formulata la richiesta che la Direzione, dopo lo stanziamento dei fondi da parte del Ministero del tesoro, segnali ai dirigenti scolastici l’opportunità di procedere a una proroga dei contratti in atto, con eventuale revisione dei prezzi, sottolineando la rilevanza sociale del problema, ed il Dr. Zenga ha fatto presente che si attendeva a breve una direttiva ministeriale sull’argomento che avrebbe dovuto prevedere la possibilità di una ulteriore proroga; in base a quanto sopra illustrato e al fine di dare sbocchi positivi ai problemi occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori attualmente occupati negli appalti per i servizi di pulizia nelle scuole, si chiede di sapere: se siano state stanziate le risorse necessarie a garantire la continuità agli appalti in atto per il servizio di pulizia delle scuole, a quanto ammontino e se sia stata emanata la direttiva ministeriale o, in caso contrario, se non si ritenga di dover procedere conseguentemente nel minor tempo possibile; se non si ritenga di dover adottare misure urgenti, tali da mantenere il servizio di pulizia in regime di appalto ove già esistente, e che si definiscano indicazioni precise e vincolanti ai dirigenti scolastici al fine di consentire il mantenimento del servizio garantendo i livelli occupazionali in un settore a prevalente presenza femminile e con livelli di reddito modesti; se non si ritenga di definire norme aventi carattere di eccezionalità che consentano l’utilizzo di ammortizzatori sociali, al fine di dare positiva soluzione ai problemi occupazionali e di reddito di questa categoria di lavoratori.