Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00015

Atto n. 4-00015

Pubblicato il 18 giugno 2001
Seduta n. 3

MALABARBA, SODANO TOMMASO, MALENTACCHI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri. -

Premesso che:

            nelle ultime ore, in Medio Oriente, israeliani a palestinesi hanno accolto il piano proposto dal direttore della Cia George Tenet, per rafforzare il cessate il fuoco e rimettere in moto, dopo nove mesi di guerra, la trattativa di pace;

            anche se da parte del leader palestinese Yasser Arafat, sono state espresse alcune riserve, l’accordo raggiunto ieri è un passo avanti che riaccende la speranza per la ripresa di quel processo di pace che, dopo decenni di guerre, nel 1991 ha preso avvio con il riconoscimento reciproco fra lo Stato di Israele e l’Autorità nazionale palestinese e l’insediamento di quest’ultima in alcuni territori;

            i negoziati di pace di Camp David hanno per lungo tempo lasciato prefigurare un risultato storico che andava consolidato e tutelato. Sarebbe stato necessario un forte impegno politico della comunità internazionale affinchè il processo di pace si completasse secondo i tempi e gli accordi sottoscritti. Sono proseguite, invece, le violazioni dei diritti umani, il terrorismo, l’uso della violenza e dell’arbitrio e sono sensibilmente peggiorate le condizioni di vita dei palestinesi;

            il fragile accordo raggiunto ieri fa seguito a mesi di violenze, di occupazione militare e alla negazione, ai palestinesi, del diritto di costruire un proprio Stato indipendente, accanto a quello di Israele, pacifico e democratico, in grado di organizzare la propria economia interna ed internazionale, dove tutti, residenti e rifugiati, oggi dispersi nel mondo, possano finalmente vivere in pace; Gerusalemme capitale dei due Stati, deve essere una città aperta a tutti, rispettosa di ogni fede, simbolo della riconciliazione,

        si chiede di sapere:

            quale ruolo intenda svolgere il nostro Paese in questa delicata fase di trattativa per una ripresa del processo di pace sulla base delle risoluzioni dell’ONU;

            come intenda esercitare ogni pressione possibile per mettere fine alla violenza, alle violazioni dei diritti umani e all’occupazione militare israeliana della Cisgiordania, e di Gaza, inclusa Gerusalemme Est, anche sollecitando analoghe iniziative dell’Unione europea, fino alla sospensione dell’accordo di associazione tra l’Unione europea e Israele, così come sancito dal Parlamento europeo.