Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00599

Atto n. 3-00599

Pubblicato il 22 agosto 2002
Seduta n. 232

CAVALLARO. - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze. -

Premesso:

            che da notizie della stampa («Il Corriere Adriatico» del 1º agosto 2002 e del 2 agosto 2002 ed «Il Messaggero» del 2 agosto 2002, con due articoli, entrambi nelle cronache regionali marchigiane), da informazioni raccolte in loco e da interventi di Consiglieri Regionali (interrogazione del vice presidente Grandinetti della Regione Marche) si desume che vi sia pericolo di crisi in arrivo e minaccia di ricorso alla cassa integrazione per gli 84 dipendenti dello stabilimento delle ex Cartiere del gruppo Miliani di Castelraimondo ora dipendenti della società Fabercarta;

            che due anni e mezzo fa circa, nell’ambito del processo di privatizzazione del Gruppo Cartiere Miliani, lo stabilimento di Castelraimondo della Società Cartiere Miliani, di proprietà del Poligrafico dello Stato, veniva scorporato dalla società «madre» e trasferito ad una nuova società di proprietà per il 50 per cento delle azioni della Società Betarotoli di Cerreto D’Esi e per l’altra metà di proprietà della Miliani s.p.a., denominata appunto Fabercarta Fabriano, nuovo marchio che sostituì quello storico delle Miliani;

            che la Fabercarta, gestita dall’amministratore delegato della Betarotoli Celso Bellocchi, avrebbe dovuto affiancare ai tradizionali prodotti realizzati dalle ex Miliani carte autocopianti e termiche, alcuni prodotti di cartotecnica di tipo industriale quali album, quaderni e notes, prodotti che hanno stentato a fare il loro ingresso e a vincere la sfida con la concorrenza;

            che sembra sia stato disatteso il vero piano industriale, quello del quale si discusse due anni e mezzo fa;

            che né nuove macchine né nuovi progetti avrebbero fatto il loro ingresso o sarebbero usciti dallo stabilimento di Castelraimondo;

            che in due anni le ex Cartiere Miliani di fatto sarebbero state una sorta di stabilimento terzista delle Miliani medesime e della Betarotoli;

            che non si sarebbe imposto un vero marchio nonostante il battesimo della Fabercarta e la stessa non sarebbe riuscita a porre in atto gli investimenti e il rilancio a cui faceva riferimento nel piano industriale presentato;

            che appare comunque improbabile che lo stabilimento di Castelraimondo possa vivere realizzando solo carte autocopianti, prodotti per i quali le vecchie Cartiere Miliani s.p.a. furono praticamente costrette a chiudere rimettendo sul mercato finanziario la metà delle azioni che vennero acquistate dalla Betarotoli e che portarono, come detto, alla nascita della Fabercarta;

            che il sito produttivo della cartiera ha rappresentato e rappresenta un’importante realtà industriale nell’economia di un territorio che ha dovuto subire e ancora oggi subisce le conseguenze dei gravi danni portati dal sisma del 1997, e i posti di lavoro nell’azienda costituiscono una fonte di reddito per numerose famiglie non solo di Castelraimondo;

            che l’operazione di privatizzazione del Gruppo Cartiere Miliani s.p.a., felicemente conclusasi quanto alla società madre con l’acquisizione dell’azienda da parte di un solido gruppo imprenditoriale del settore, la Fedrigoni s.p.a. di Verona, che garantisce professionalità specifica nel core business aziendale, non ha portato finora benefici effetti anche nella Fabercarta s.p.a., in quanto l’assetto errato della proprietà aziendale derivante dall’improvvido accordo originario impedisce evidentemente alla nuova proprietà della Miliani, impegnata soltanto al 50 per cento nella Fabercarta ed impossibilita perciò a programmare investimenti e strategie, di svolgere quell’opera che invece risulta aver già programmato per gli stabilimenti di Fabriano e Pioraco, rimasti sotto il gruppo storico,

        l’interrogante chiede di sapere quali iniziative i Ministri in indirizzo intendano urgententemente adottare affinché siano date certezze e garanzie al futuro dell’azienda Fabercarta, auspicabilmente favorendone il rientro nel gruppo storico Cartiere Miliani s.p.a., e vengano salvaguardati tanti posti di lavoro e se possibile incentivata nuova occupazione.