Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01048

Atto n. 4-01048

Pubblicato il 27 gennaio 2009
Seduta n. 134

LANNUTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dello sviluppo economico. -

Premesso che:

in un editoriale del quotidiano economico-finanziario francese "Les Echos", in riferimento al recente accordo intervenuto tra CAI e Airfrance, si legge che il Presidente del Consiglio dei ministri sarebbe il principale artefice della trasformazione di quella che sembrava essere un'avventura pericolosa in un buon affare per la citata compagnia francese;

in particolare, il giornalista francese si chiedeva se il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in realtà, non fosse riuscito a rendere un ottimo servizio nei confronti della nazione francese, considerato che durante la precedente Legislatura aveva contribuito - attraverso le sue prese di posizione - ad affossare la proposta di acquisto di Alitalia da parte di Air France formulata durante l'aprile del 2008 per 1,5 miliardi di euro, in nome dell'"italianità";

infatti, uno degli aspetti sottolineati con maggiore evidenza dal giornale francese è che l'Alitalia non rappresentava più la compagnia in stato pre-fallimentare di pochi mesi fa, essendo stata già attuata un'importante fase di ristrutturazione dell'azienda e, in particolare, perché l'intera esposizione debitoria di Alitalia sarebbe stata sanata grazie ad un intervento dello Stato. Inoltre l'Alitalia, grazie alla fusione con la compagnia AirOne, ha potuto rafforzare la propria posizione sul mercato nazionale;

per effetto di tale situazione, grazie all'accordo stipulato con Alitalia, la compagnia aerea Air France potrà raggiungere l'obiettivo di completare la propria rete continentale di grandi snodi, sommando a Parigi e Amsterdam anche Roma;

ad avviso dell'interrogante, durante la scorsa legislatura, l'attuale Presidente del Consiglio dei Ministri non ha fatto altro che strumentalizzare, a fini propagandistici, la grave situazione finanziaria in cui versava la compagnia Alitalia, ottenendo come unico risultato quello di far saltare la trattativa e l'accordo con Air France: accordo che avrebbe potuto garantire al personale di terra e di volo della compagnia Alitalia condizioni migliori di quelle che si sono prospettate in questi ultimi giorni;

in buona sostanza, ad avviso dell'interrogante, si è voluto strumentalizzare a fini elettorali il destino di migliaia di lavoratori italiani e di tanti dipendenti della nostra compagnia di bandiera, che oggi sono costretti a pagare il prezzo di promesse avventate e pericolose;

ad avviso dell'interrogante, in nessun aspetto la proposta avanzata dai 16 investitori della Cai potrebbe mai definirsi migliore della proposta formulata da Air France lo scorso anno;

al contrario, numerosi appaiono i punti di peggioramento per la compagnia nel suo complesso, per i suoi dipendenti, per i clienti-contribuenti e per i piccoli azionisti;

nonostante l'attuale Presidente del Consiglio avesse assicurato che l'italianità avrebbe da sola garantito migliori condizioni per la compagnia di bandiera, per i passeggeri, per i dipendenti e i consumatori e che la Cai avrebbe ottenuto più rotte, sia internazionali che intercontinentali, oggi si assiste ad una progressiva e sostanziale riduzione delle rotte aeree e, soprattutto, ad una maggiore riduzione del personale della compagnia Alitalia;

per quanto risulta all'interrogante, da quando la nuova compagnia Alitalia ha iniziato a far volare i propri aereomobili, i viaggiatori continuano a subire numerosi disagi a causa della cancellazione dei voli e dei relativi ritardi e negli scali di Milano e Roma continuano le iniziative di protesta dei sindacati di base e dei lavoratori dell'indotto;

considerato che:

per quanto risulta all'interrogante, attualmente l'Alitalia imporrebbe agli utenti dei livelli di costo del servizio molto più alti di quelli praticati da altri vettori. In particolare, gli utenti italiani sono costretti a pagare costi maggiorati per viaggiare nella tratta Roma-Milano, perché gestita da Alitalia in regime di monopolio con tariffe pari a 340 euro a passeggero, ovvero cinque volte in più rispetto a quelle praticate dal vettore Easy Jet, pari a 68,99 euro;

in particolare, l'Alitalia avrebbe introdotto dei livelli di costo maggiorati dei propri servizi nelle seguenti percentuali di riferimento: +180 per cento rispetto alla Germania, +148 per cento rispetto alla Spagna, +42 per cento rispetto al Regno Unito e infine +13 per cento rispetto alla Francia;

ad avviso dell'interrogante, il risultato finale dell'accordo raggiunto tra Alitalia e Air France non è altro che la dimostrazione di come l'attuale Governo segua una linea politica di intervento che poco ha a che fare con la tradizione del capitalismo liberale occidentale e con il rispetto dei principi basilari della trasparenza,

si chiede di sapere:

se e quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire la continuità della qualità del servizio reso dalla compagnia Alitalia nei confronti degli utenti del trasporto aereo, senza ledere i diritti e le legittime aspettative dei cittadini italiani che, come noto, hanno contribuito direttamente a mantenere in vita la citata società;

se e quali iniziative urgenti intenda assumere il Governo per promuovere la convocazione di un tavolo di concertazione con le parti sociali e la proprietà finalizzato ad approfondire la difficile situazione in cui versano i lavoratori precari di Alitalia e conseguentemente ad individuare possibili soluzioni volte a salvaguardare loro il futuro lavorativo.