Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03199
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Atto n. 4-03199
Pubblicato il 22 ottobre 2002
Seduta n. 264
BUCCIERO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri. -
Premesso che:
da circa cinque mesi un cittadino italiano, il signor Carlo Trotta, è rinchiuso nel carcere di Konakei, capitale della Guinea, con l’accusa di concorso in truffa;
il Trotta lavora, da diversi anni, nel settore import-export dell’alimentazione e, spesso, detiene rapporti commerciali con il Senegal;
circa sei mesi fa, a Dakar, capitale del Senegal, il nostro connazionale, insieme ad altri italiani, concluse una trattativa con alcuni cittadini senegalesi e un guineano - rivelatosi, in seguito, persona inaffidabile - per la compravendita di oro grezzo, stabilendo, per la stessa, la complessiva somma di 250 milioni delle vecchie lire;
subito dopo l’acquisto dell’oro, il Trotta, gli altri imprenditori italiani e il guineano vennero fermati e portati in una falsa caserma ad opera di alcuni pseudomilitari, i quali, una volta impossesatisi dell’oro frutto della compravendita, rilasciarono i prigionieri;
vista la stranezza del fatto, il gruppo di italiani si rivolgeva alla polizia locale senegalese denunciando quanto accaduto e questa, con un’operazione fulminea, riusciva ad arrestare l’intera banda ma non riusciva a recuperare l’oro;
il guineano, inspiegabilmente, dopo l’arresto e la condanna, veniva ricoverato in ospedale, dal quale poi fuggiva, rifugiandosi nella sua patria (Guinea);
dopo due giorni, il Trotta, spostatosi in Guinea, incontrò, casualmente, il cittadino della Guinea che lo minacciò;
il giorno dopo questo incontro, il cittadino barese venne prelevato dall’albergo in cui risiedeva e condotto in caserma, dove venne accusato prima di questioni politiche e successivamente di truffa allo Stato di quel paese;
durante l’interrogatorio lo stesso notò che uno dei poliziotti locali parlava con il guineano e questi, a sua volta, faceva telefonate al Ministro della giustizia della Guinea, il quale, senza alcuna base di prova, decretò l’arresto del Trotta;
sulla base delle leggi approssimative di quel paese, tale provvedimento comportò l’immediato arresto del Trotta;
a seguito di tale arresto, il Trotta, orfano di padre e con una madre in gravissime condizioni di salute, ha contratto, in carcere, diverse malattie, tra cui la malaria e una rara malattia della pelle;
l’imputazione ascritta al nostro concittadino è stata opera di un cittadino guineano che, in Senegal, è stato condannato alla pena di cinque anni di reclusione e che tale pena non ha scontato, in quanto è fuggito dal carcere, rifugiandosi in Guinea,
si chiede di conoscere:
quale sia l’entità degli aiuti che lo Stato italiano stanzia alla Guinea;
se, alla luce di tali fatti, si ritenga opportuno convocare l’incaricato di affari della Guinea in Roma, onde ottenere, in tempi brevi, una soluzione del caso.