Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01009
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Atto n. 4-01009
Pubblicato il 20 gennaio 2009
Seduta n. 126
PORETTI , PERDUCA - Ai Ministri dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico con delega alle comunicazioni, Paolo Romani, rispondendo ad un'interrogazione (4-00029) degli interroganti del 21 maggio 2008 sul pagamento dell'imposta comunemente definita "canone Rai" anche per i possessori di computer, così concludeva: "In considerazione del fatto che non sussiste ancora una interpretazione univoca circa la individuazione degli apparecchi, diversi dai televisori tradizionali, atti od adattabili alla ricezione delle trasmissioni, si ritiene opportuno procedere ad un approfondimento tecnico-giuridico della questione, anche attraverso il confronto con il Ministero dell'economia e delle finanze, l'agenzia delle entrate e la concessionaria del servizio pubblico";
considerato che:
l'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc) ha fatto sapere che il sottosegretario Paolo Romani, in data 13 gennaio 2009, in una trasmissione televisiva sulla rete Telelombardia, ha invece asserito che l'imposta alla Rai vada pagata anche per il possesso di un computer (http://www.aduc.it/dyn/rai/comu.php?id=246551);
la RAI, sul suo sito e nelle lettere che invia a casa dei contribuenti, intima il pagamento del canone di abbonamento:
alle famiglie anche per il possesso del computer (http://www.abbonamenti.rai.it/Ordinari/RisposteFAQ.aspx?ID=24);
alle aziende (canone speciale) solo per il possesso di un apparecchio tv (http://www.abbonamenti.rai.it/Speciali/IlCanoneSpeciali.aspx);
che la Costituzione della Repubblica italiana, all'articolo 3 così recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali",
si chiede di sapere:
in attesa della "interpretazione univoca circa la individuazione degli apparecchi, diversi dai televisori tradizionali, atti od adattabili alla ricezione delle trasmissioni", se i possessori di computer debbano o meno pagare l'imposta alla Tv di Stato;
qualora questa imposta fosse dovuta, cosa intendano fare i Ministri in indirizzo, ciascuno per quanto di propria competenza, nelle more di una interpretazione, per recuperare il canone speciale non versato dalle aziende, perché male informate dalla Rai;
qualora questa imposta non fosse dovuta, cosa intendano fare i Ministri in indirizzo per rimborsare quelle famiglie che hanno versato il canone ordinario per il possesso del solo computer, perché male informate dalla RAI;
quali provvedimenti intendano prendere i Ministri in considerazione dell'arbitraria e cattiva informazione della RAI in almeno uno dei due casi descritti sopra sul pagamento o meno di questa imposta.