Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00424

Atto n. 3-00424

Pubblicato il 7 maggio 2002
Seduta n. 165

D'IPPOLITO VITALE. - Ai Ministri delle politiche agricole e forestali, dell'economia e delle finanze e per le politiche comunitarie. -

Premesso:

            che la Commissione Europea ha proposto la modifica delle Direttive Comunitarie sui livelli e sulla struttura di tassazione del vino e delle altre bevande alcoliche;

            che la modifica si concretizzerebbe nell’imposizione di un’accisa sul vino di 14 centesimi di euro al litro e nell’aumento del 25% dei tassi minimi attualmente previsti per i distillati, i liquori ed i prodotti alcolici intermedi;

            che nel 1992 la normativa comunitaria, prendendo atto delle grandi differenze esistenti tra i vari Stati membri per quanto riguarda le modalità di consumo, le tradizioni ed il reddito, armonizzò le strutture fiscali, limitandosi a fissare soltanto dei limiti minimi di accisa (pari a zero per vini e spumanti, a 550 euro per ettolitro di alcol puro e a 45 euro per ettolitro di prodotto alcolico intermedio) e lasciando invece liberi i singoli Stati di calibrare i diversi livelli di tassazione in base alle rispettive esigenze di bilancio e modalità di consumo;

        considerato:

            che la Commissione Europea, aumentando i livelli minimi di accisa, esorbita dalle proprie competenze, spettando ai singoli Stati membri, nell’esercizio della propria sovranità, la variazione dei livelli di tassazione, sulla base delle rispettive manovre di bilancio;

            che l’incremento dell’imposta sul vino sarebbe assai pregiudizievole per il settore vinicolo italiano, che risulterebbe gravato da un costo fiscale inedito e da un cospicuo onere burocratico ed amministrativo;

            che una tassazione elevata genera ulteriori effetti negativi tra i quali, segnatamente, l’aumento del contrabbando e delle produzioni «in casa», fatte al di fuori di ogni controllo sanitario;

            che, in generale, l’aumento delle tasse è estraneo alle linee di indirizzo politico-economico della Casa delle libertà,

        l’interrogante, auspicando una piena presa di coscienza, da parte dei Ministri in indirizzo, sulle gravi conseguenze che scaturirebbero dall’eventuale attuazione della modifica di cui in premessa, chiede di sapere se non ritengano di attivare misure idonee a bloccare la proposta europea, sostenendo così, in maniera inequivoca, il settore vinicolo italiano, antica e preziosa risorsa della nostra economia.