Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00853

Atto n. 4-00853

Pubblicato il 26 novembre 2008
Seduta n. 102

AUGELLO - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -

Premesso che:

il Governo Prodi in data 3 maggio 2007 ha sostituito il Consiglio di amministrazione dell’Istituto per il credito sportivo (ICS) nominato dal precedente Governo Berlusconi avvalendosi della legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma 1297, legge 27 dicembre 2006, n. 296, modificata dall’articolo 11-sexies del decreto-legge 8 febbraio 2007, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2007, n. 41);

il 13 novembre 2008 il presidente dell’Istituto, ragionier Andrea Cardinaletti, è stato ascoltato dalla 7a Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) nell'ambito dell'indagine conoscitiva sullo sport di base e dilettantistico;

il presidente Cardinaletti ha dichiarato che l’Istituto ha elaborato su indirizzo del precedente Governo un piano industriale per il triennio 2008-2010 ma che, dato il cambio di Legislatura, l'Istituto attende il nuovo atto di indirizzo rispetto al quale aggiornare il piano industriale;

altresì, ha dichiarato che i cardini della riorganizzazione che il credito sportivo ha attuato negli ultimi mesi sono l'abolizione della fideiussione bancaria, che rendeva difficile l'accesso al credito sportivo, la maggiore flessibilità nella durata dei mutui estesi fino a 35 anni, nonché un nuovo sistema delle garanzie secondo cui è richiesto un business plan inerente alla capacità restitutiva delle società sportive;

il presidente Cardinaletti ha inoltre rilevato criticamente le deboli capacità delle società sportive di operare come vere e proprie imprese, segnalando che tra le attività dell'Istituto si annoverano anche i finanziamenti a progetti di gestione delle strutture e che la crescente difficoltà dei mutuatari a rimborsare i finanziamenti non genera comunque eccessiva sofferenza per l'Istituto, atteso che le società trovano comunque soccorso nei pagamenti degli impianti;

inoltre, ha indi dichiarato che, mentre in passato l'unica sede del credito sportivo era ubicata a Roma, l’innovativa creazione di una rete volta al presidio del territorio permette oggi all'Istituto di essere presente in ogni regione con un dialogo più diretto con gli enti locali e le realtà sportive specifiche,

l’interrogante chiede di sapere:

se l’Istituto in attesa dei nuovi atti di indirizzo del Governo per aggiornare il piano industriale abbia sospeso l’impegno di risorse economiche per sviluppare alcune delle attività previste dal piano vigente, che potrebbero essere non più previste dal nuovo, evitando così per l'Istituto il rischio di spese inutili;

come siano state articolate le delibere del Consiglio di amministrazione dell’Istituto che hanno abolito le garanzie fideiussorie ed ipotecarie sostituendole con l’unica presentazione di un business plan inerente alla capacità restituiva del mutuatario, che hanno esteso la durata dei finanziamenti a 35 anni ed hanno previsto il finanziamento a progetti di gestione delle strutture;

se il Governo sia a conoscenza di che cosa intenda esattamente il presidente Cardinaletti quando dichiara che l’Istituto non ha eccessive sofferenze in termini di pagamento delle rate dei mutui erogati, in quanto le società trovano comunque soccorso nei pagamenti degli impianti;

quali siano le altre sedi regionali dell’Istituto per il credito sportivo, dove siano ubicate e quante siano le risorse umane ad esse assegnate per sviluppare un dialogo più diretto con gli enti locali e le realtà sportive specifiche.