Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00340

Atto n. 3-00340

Pubblicato il 12 marzo 2002
Seduta n. 134

DALLA CHIESA, BATTISTI. - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

            da agenzie di stampa risulta che il Presidente del Consiglio dei ministri ha dichiarato recentemente, nel corso di un incontro avvenuto con il Presidente del Cile Ricardo Lagos, che il Governo sarebbe intenzionato a privatizzare il «sistema carceri» nel nostro Paese;

            ciò ha suscitato l’immediata reazione del sindacato più rappresentativo della categoria della polizia penitenziaria, il SAPPE, che ha deciso di convocare un Consiglio nazionale straordinario per valutare l’opportunità di mobilitare i propri aderenti per una manifestazione nazionale davanti a Palazzo Chigi a Roma;

            privatizzare le carceri in Italia demandandone la gestione a soggetti diversi dallo Stato, in forza di una presunta maggiore efficacia ed economicità del servizio, implicherebbe una discontinuità ordinamentale dalle implicazioni imprevedibili;

            non vi sono prove che, in altri Paesi, la gestione privata degli istituti carcerari abbia prodotto un risparmio di denaro pubblico o un miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti o tantomeno un miglioramento della sicurezza delle strutture e del personale addetto;

            l’esperienza americana, laddove ha seguito il principio della privatizzazione, si è dimostrata ampiamente fallimentare con costi sociali e umani rilevantissimi,

        si chiede di sapere:

            se le notizie di agenzia sopra riportate corrispondano a verità e se vi siano studi, ricerche, progetti di comprovata serietà e affidabilità in grado di sostenere tale orientamento;

            in caso affermativo, come si configuri – anche per linee generalissime – il passaggio al nuovo sistema, con riferimento ai modelli organizzativi e al ruolo dell’attuale polizia penitenziaria;

            se non si ritenga, invece, che funzioni tanto delicate (di «trattamento umano del detenuto») debbano essere dirette dallo Stato al di fuori e al riparo di qualsiasi interesse o pressione privata orientata a fini speculativi;

            se si abbia intenzione di portare la questione in Parlamento eventualmente riferendo alle Commissioni competenti.