Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00429
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Atto n. 4-00429
Pubblicato il 29 luglio 2008
Seduta n. 49
AUGELLO - Al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione. -
Premesso che:
il 25 luglio 2008 è apparso su "Il Sole-24 ore" uno studio relativo alle retribuzioni percepite dai manager nominati ai vertici della holding del Comune di Roma negli anni della Giunta Veltroni;
dallo studio, elaborato dalla Ugl, si evince che il Comune di Roma ha per anni perseguito la prassi di nominare presidenti ed amministratori delegati, erogando loro un compenso annuale a titolo di indennità, ma aggiungendo un’ulteriore retribuzione, derivante dalla contestuale assunzione degli interessati come dirigenti delle medesime società;
questi contratti di dirigenza sembrerebbero tutti a termine, e quindi coincidenti con la durata dei mandati, con l’unica rimarchevole eccezione dell’amministratore delegato dell’Atac, che risulta addirittura assunto come dirigente a tempo indeterminato;
per quanto riguarda il profilo contrattuale dei contratti di dirigenza, tutti presentano una parte variabile legata al raggiungimento degli obiettivi: non di meno, nonostante le uniche società della holding che abbiano realizzato degli utili siano Metro e Acea, tutti i manager si sarebbero assegnati il massimo delle retribuzioni;
per quanto riguarda i profili di legittimità, secondo informazioni raccolte dall’interrogante, parrebbe che i presidenti e gli amministratori delegati, una volta ottenuta la nomina, si siano di fatto assunti, da soli, come dirigenti nelle rispettive società e, sempre da soli, si siano riconosciuti il raggiungimento degli obiettivi in modo da assicurarsi il massimo della retribuzione;
non è affatto chiaro, in ciascuna azienda, quali siano stati i ruoli operativi dirigenziali effettivamente svolti dagli amministratori delegati e soprattutto dai presidenti, quindi diventa assai difficile, per questi ultimi, comprendere quali fossero gli obiettivi che avrebbero dovuto conseguire per ottenere il massimo della retribuzione;
non sembrano neppure chiari i criteri in base ai quali sono state fissate le indennità: suscita infatti molte perplessità la retribuzione complessiva dell’amministratore delegato dell’Atac, Gioacchino Gabbati, che percepisce, ogni anno, 604.000 euro, di cui solo 15.000 per l’indennità di carica e ben 588.941 euro per il suo contratto da dirigente a tempo indeterminato,
l'interrogante chiede di sapere:
se il Governo abbia intenzione di avviare, d’intesa con il Comune di Roma, un’indagine amministrativa al fine di accertare la legittimità delle procedure seguite per definire contratti ed indennità dei presidenti e degli amministratori delegati della holding del Campidoglio;
se, in particolare, risultino veritiere le notizie riportate in premessa secondo cui il management, una volta nominato, si sarebbe autoassunto con contratti dirigenziali favolosi nella società di appartenenza e se tale comportamento sia da ritenersi legittimo;
se, in particolare, l’amministratore delegato dell’Atac abbia provveduto ad autoassumersi a tempo indeterminato retribuendosi con 588.000 euro all’anno;
quali siano le funzioni dirigenziali e gli effettivi obiettivi conseguiti dai presidenti e dagli amministratori delegati che negli ultimi cinque anni, nella loro veste di dirigenti, si sono riconosciuti il massimo della parte variabile della loro retribuzione.