Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00389
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Atto n. 4-00389
Pubblicato il 22 luglio 2008
Seduta n. 45
DELLA SETA - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
Premesso che:
il Presidente del Consiglio dei ministri "raddoppia anche in Brianza. Alla storica villa di Arcore ne verrà affiancata una seconda, circa 3.000 metri quadri". Ieri sera, 21 luglio 2008, la Commissione urbanistica del Comune di Arcore, ha dato il suo parere positivo, e già oggi si avrà il via libera definitivo in Consiglio comunale. Questa notizia si legge in un articolo pubblicato il 22 luglio 2008, dal quotidiano nazionale “la Repubblica”;
la procedura autorizzativa è di una rapidità “davvero inconsueta: neanche tre mesi dalla presentazione del progetto alla sua approvazione”;
la villa San Martino di Arcore appartiene al Presidente del Consiglio dei ministri dal 1973, acquistata dalla signora Annamaria Casati, l’erede minorenne dei Casati Stampa. Proprietaria è l’immobiliare Idra, a capo di tutte le proprietà immobiliari del Presidente del Consiglio dei ministri;
qualche tempo fa l’immobiliare Idra aveva presentato in Comune, allora governato dal centro-sinistra, un progetto che, come si legge nel citato articolo, "prevedeva una pinacoteca, un museo Mondadori e la sede della fondazione Luigi Berlusconi. In tutto 1500 metri quadri, più una foresteria. A margine, sarebbe stata ceduta un’area per un progetto di risistemazione firmato dall´architetto Mario Botta”;
con l’approvazione del progetto edilizio, il museo e la pinacoteca lasciano il posto a un edificio residenziale di circa 3.000 metri quadri. E niente concessioni al Comune. “La Idra verserà all’amministrazione 600mila euro, chiudendo la vertenza”,
si chiede di conoscere:
quali urgenti iniziative intenda assumere il Ministro in indirizzo, nell'ambito del potere generale attribuito al Governo in merito agli atti amministrativi illegittimi e al fine di vigilare sul rispetto dei principi costituzionali della trasparenza, dell’imparzialità e della legittimità nell'azione della pubblica amministrazione;
se non ritenga necessario attivarsi per accertare i motivi per i quali l'amministrazione comunale di Arcore abbia rinunciato ad un progetto e ad una donazione così importante per la vita culturale di quella comunità ed abbia così repentinamente approvato il nuovo progetto di edilizia residenziale.