Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00018
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Atto n. 1-00018
Pubblicato il 16 luglio 2008
Seduta n. 39
PARDI , AMATI , ANDRIA , ANTEZZA , ARMATO , ASTORE , BARBOLINI , BELISARIO , BLAZINA , BUGNANO , CAFORIO , CARLINO , CARLONI , CAROFIGLIO , CASSON , CECCANTI , CHITI , DELLA MONICA , DELLA SETA , DE LUCA , DE TONI , DI NARDO , GHEDINI , GIAMBRONE , LANNUTTI , LEDDI , LEGNINI , LEVI-MONTALCINI , LI GOTTI , MASCITELLI , MICHELONI , MOLINARI , NEROZZI , PASSONI , PEDICA , PETERLINI , PINZGER , RANDAZZO , RUSSO , SERRA , STRADIOTTO , TONINI , VITA , ZANDA
Il Senato,
premesso che:
Ingrid Betancourt, cittadina franco-colombiana eletta senatrice in Colombia e candidata alle elezioni presidenziali della Colombia per il partito verde “Oxigeno”, il cui proposito era la lotta alla corruzione, all’emarginazione e alla povertà, è stata sequestrata con il suo staff, il 20 febbraio 2002. Il rapimento è stato rivendicato come un atto di ritorsione delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) dopo che il Governo colombiano, allora guidato dal presidente Andres Pastrana, aveva sostanzialmente sospeso il tavolo di negoziato aperto tre anni prima. Ingrid Betancourt, con il suo impegno politico e la stoica resistenza a sei anni di barbara prigionia, è diventata simbolo della lotta contro la violenza, della soluzione non armata dei conflitti e della supremazia di pace e legalità;
in tutto il mondo l’appello per la liberazione di Ingrid Betancourt ha messo radici e per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su questa vicenda hanno avuto luogo numerose iniziative, dalla campagna di pressione “Ingrid Betancourt cittadina onoraria”, alla quale hanno aderito più di mille comuni, di cui quattro italiani, fino alla candidatura al premio Nobel per la pace nel 2004, con la speranza di poter convogliare l’interesse internazionale contro l’abuso della forza militare e per la liberazione, avvenuta il 2 luglio 2008;
considerato che:
con un articolo pubblicato sul quotidiano “l’Unità” in data 16 giugno 2008, Maurizio Chierici ha riproposto la candidatura di Ingrid Betancourt al premio Nobel per la pace 2008, chiedendo “un gesto deciso alla comunità internazionale: il premio Nobel per la Pace può raccogliere attorno a Ingrid intellettuali e politici di ogni colore e tutti gli uomini di buona volontà. Solidarietà dovuta a una donna che sta affogando nel labirinto delle diplomazie. Soffre per aver creduto nella ragione mentre i protagonisti della violenza usano il suo dolore come merce di scambio. Ingrid (…) è diventata simbolo non solo di una emarginazione insensata, ma dell'impegno civile che impaurisce chi non vuole restituirla alla vita: fantasmi dell'utopia armata, palazzi del potere. Ripropone l'impegno di migliaia di donne senza nome. Non chiedono la luna, pretendono la dignità di una esistenza normale per ogni essere umano. Non si è piegata alla prigionia feroce. Scrive con gli occhi dei carcerieri addosso. Eppure non intimidisce. Insiste nel pretendere una società dove il buon senso prevalga sulle furbizie dei notabili dell'economia e della politica; condanna l'oscurità medioevale di chi affida alle armi ideologie svanite”;
tale appello è stato accolto e promosso da Premi Nobel e rappresentanti del mondo della cultura e delle scienze,
impegna il Governo:
a sostenere la candidatura al premio Nobel per la pace 2008 di Ingrid Betancourt, per manifestare la promozione, a livello mondiale, della cultura di pace che strenuamente Ingrid Betancourt ha opposto all’ottusa violenza che l’ha tenuta carcerata nella giungla colombiana.