Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01178

Atto n. 3-01178

Pubblicato il 16 gennaio 2008
Seduta n. 276

GRAMAZIO - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

“Nella Capitale torna la paura” - “Stazioni, centrali del degrado”, la stampa parla di accattonaggio, furti e rapine che avvengono ogni giorno negli snodi ferroviari cittadini e non solo in periferia. Solo nella stazione Termini - questa la denuncia - avvengono oltre 50 borseggi al giorno. Queste, purtroppo, le notizie di nera che la stampa riporta con “enfasi” nei servizi che ormai sembrano “più bollettini di guerra” che notizie di cronaca;

da troppi mesi, ormai, comitati spontanei e non di cittadini e operatori commerciali denunciano che le stazioni romane sono diventate il terminal del degrado e della indecenza;

dal Vaticano, proprio per queste cause, è intervenuto papa Ratzinger, con un “j’accuse” mortificante per il sindaco Veltroni, per stimolarlo ad intervenire con misure idonee per combattere violenze e crimini, per debellare il degrado che mortifica la Capitale non solo d’Italia ma capitale anche religiosa, morale e culturale, una città invidiata da tutto il mondo;

constatato che:

un servizio della giornalista Cristina Carducci su "E-polis - Roma" denuncia che la città di Roma nella quotidianità diventa teatro di violenze, borseggi, rapine, aggressioni che sembrano abbiano trovato nelle stazioni il luogo più ambito dai malviventi per consumare questa serie di crimini;

centinaia di piccoli crimini avvengono ogni giorno sotto gli occhi dei cittadini costretti a fare uso dei mezzi pubblici per arrivare sul posto di lavoro, e che, dopo il delitto di Giovanna Reggiani, ormai, convivono con la paura;

e non solo la periferia versa in situazioni critiche. Infatti, il Codici, l’associazione per i diritti dei cittadini, dopo una sparatoria avvenuta nel sottopassaggio della stazione Nomentana che ha causato un morto, ha avviato un osservatorio per denunciare la grande desolazione ed il folle degrado che invade questi luoghi, dopo aver monitorato le stazioni di Termini, Nomentana, Trastevere, Tiburtina e Ostiense, punti cruciali della città;

da interviste fatte agli utilizzatori del servizio emerge che sfiducia, paura e diffidenza nelle istituzioni prevalgono a causa detta presenza dì rapinatori, di barboni, tossicodipendenti che importunano i passeggeri;

considerato che:

sempre dalla cronaca, altri due casi di criminalità hanno “rinnovato” la paura mostrando, ancora una volta, l’emergenza infinita nella Roma di Veltroni. È quanto denuncia su “Il Secolo d’Italia” la giornalista Giovanna Taormina raccontando due casi eclatanti avvenuti in via Collatina. Una dipendente Rai, mentre rientrava a casa con la sua auto, all’altezza dell’ingresso del campo nomadi è stata rincorsa da quattro zingari che avevano fatto uno sbarramento con cerchi d’auto, sacchi neri e altri oggetti per bloccarla. Uno degli aggressori ha tentato di aprire lo sportello non riuscendoci perché fortunatamente la vittima aveva messo la sicura, e il nomade per vendicarsi lo ha preso a calci. L’altro caso è successo, protagonisti sempre i nomadi, a Testaccio dove hanno terrorizzato una turista;

a parte la cronaca, gravissima, è stata emblematica la risposta dei Carabinieri alla dipendente Rai che li aveva chiamati. “Ho raccontato quello che mi era successo, ma uno di loro mi ha detto: Signora, noi nel campo non possiamo mica entrare (...), gli zingari ci aggrediscono e ci ribaltano la macchina”,

l’interrogante chiede di conoscere:

se il Ministro in indirizzo intenda prendere provvedimenti seri, certi ed efficaci affinché la sicurezza della città e dei suoi residenti - non escluse le migliaia di turisti in visita venga tutelata e rispettata;

se, nell’ambito delle proprie competenze, ritenga di intervenire sul silenzio di Veltroni che continua ad ignorare i disagi e le paure non dando risposte a chi protesta per il grande degrado della città;

se intenda intervenire seriamente, ed una volta per sempre, facendo intervenire le Forze dell’ordine per riportare ordine e sicurezza nella città di Roma e non farlo solo e soltanto sulla spinta emotiva di avvenimenti eclatanti che sconvolgono l’opinione pubblica.