Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03256
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Atto n. 4-03256
Pubblicato il 21 dicembre 2007
Seduta n. 273
GIARETTA - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
il 19 dicembre 2007 è apparso sul "Corriere della Sera" una lettera aperta al Presidente del Consiglio del sig. Davide Cervellin, titolare della ditta Tiflosystem di Piombino Dese (provincia di Padova), in cui il titolare dell’azienda paventa la chiusura della propria attività economica in ragione del mancato pagamento di proprie forniture alle ASL del Lazio per un importo di oltre 300.000 euro;
si tratta di una piccola azienda, il cui titolare è tra l’altro un disabile (non vedente) che ha saputo sviluppare tecnologie innovative nel campo delle tecnologie e dei servizi per le persone disabili;
le ASL acquistano tecnologie compensative, protesi, ortesi per la vita indipendente delle persone disabili secondo le modalità previste dal decreto ministeriale n. 332 del 27 agosto 1999;
le persone disabili rivolgono alle ASL richiesta degli ausili, delle protesi e delle ortesi nel rispetto delle procedure previste dal sopra citato decreto ed in ragione di un obiettivo bisogno di disporre di ciò che, previsto dalla legge, contribuisce ad alleviare le loro menomazioni e a ridurre i loro handicap. Le ditte fornitrici sono iscritte ad appositi albi e partecipano ai bandi di gara che le ASL liberamente pubblicano, bandi di gara che vengono sempre assegnati alla ditta che fa l’offerta economica più vantaggiosa;
la ditta Tiflosystem, avendo partecipato e vinto le gare per la fornitura di tale apparecchiature, avendole fornite ed installate, si trova a non essere pagata per forniture risalenti addirittura all’anno 2000;
da ultimo, è stato proposto all’azienda un atto transattivo dall’ASL Roma D che prevede il pagamento in quattro rate senza interessi e tale pagamento è stato sospeso dopo la prima rata;
non può essere accettato che la pubblica amministrazione non faccia fronte ai propri impegni, neppure a quelli risultanti da un accordo transattivo proposto ed accettato;
sarebbe gravissimo che esito di questi comportamenti fosse la cessazione di un'attività economica che vanta linee produttive che hanno offerto a tanti disabili la soluzione per un'attenuazione della propria disabilità; tanto più grave è che la cessazione avvenga non per una ragione di mercato ma per colpevoli comportamenti della pubblica amministrazione nei confronti di un'azienda creata da un disabile che invece di dipendere dalla pubblica assistenza in proprio ha creato ricchezza e valore per sé e per i propri dipendenti,
l’interrogante chiede di sapere quali interventi il Ministro in indirizzo ritenga di dover adottare nell’ambito delle proprie competenze perché le competenti ASL procedano a saldare i propri debiti e l’ingiusto danno che stanno creando ad un'attività produttiva e ai cittadini, per i quali vengono messi in discussione i diritti a poter disporre dei necessari ausili alla vita indipendente.