Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03250
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Atto n. 4-03250
Pubblicato il 20 dicembre 2007
Seduta n. 271
COSTA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dei trasporti. -
Premesso che:
recentemente si è avuta notizia che l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario 2007-2008 porterà la soppressione di nove treni che collegano il Sud in generale e la Puglia in particolare a Roma, Milano, Venezia e Bolzano;
i collegamenti ferroviari nella regione Puglia ed il loro grado di efficienza sono disastrosi;
ogni giorno l'utenza è costretta a subire enormi disagi a causa dei ritardi e dei malfunzionamenti di treni vecchi e di tratte che andrebbero, a dir poco, completamente ristrutturate e modernizzate;
è di lunedì scorso, 17 dicembre 2007, la notizia che un treno Eurostar partito da Lecce alle ore 12.17 con destinazione Roma e con orario di arrivo previsto alle 18.30 è giunto a Roma alle ore 7.30 del giorno successivo;
venti ore per percorrere 500 chilometri non venivano impiegate neanche dalle carrozze a cavallo;
il sopra citato Eurostar giunto verso le ore 17 nei pressi di Capua (Caserta), con il riscaldamento in panne e con temperature esterne sotto lo zero, si è fermato non riuscendo a commutare con il sistema dell'alta velocità;
il treno giunto in soccorso sul quale sono stati trasbordati come fossero profughi i passeggeri, molti dei quali colti da malore e da attacchi di panico, si è a sua volta rotto, a riprova dello stato di assoluta decadenza in cui versano le ferrovie italiane;
dopo un ennesimo trasbordo solo alle ore 4.30 del mattino i viaggiatori hanno potuto finalmente lasciare Capua con un treno interregionale, per arrivare a Roma alle 7.30;
a fronte di quanto sopra il rimborso del costo del biglietto è quasi offensivo,
l’interrogante chiede di sapere quali provvedimenti urgenti si intendano adottare per evitare che simili episodi, propri del terzo mondo, non si verifichino mai più e per ristrutturare in modo serio e definitivo la rete ferroviaria pugliese, affinché la nostra amata regione non continui ad allontanarsi ed ad isolarsi dal resto dell'Italia e dell’Europa, con il conseguente impedimento dello sviluppo del territorio e dell’economia.